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Lamolinara è stato ucciso a bruciapelo in bagno, il racconto di una testimone

La vicenda che ha portato alla morte di Franco Lamolinara e del suo collega britannico McManus ancora non appare lineare e, mentre dall’Italia si aspetta di fare chiarezza, una donna presente nello stabile in Nigeria ha fornito il suo racconto relativo agli ultimi istanti prima della morte dei due. Oggi le salme ritorneranno nei rispettivi Paesi.
A cura di Susanna Picone
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La vicenda che ha portato alla morte di Franco Lamolinara e del suo collega britannico McManus ancora non appare chiara e, mentre dall’Italia si aspetta di fare chiarezza, una donna presente nello stabile in Nigeria ha fornito il suo racconto relativo agli ultimi istanti prima della morte dei due. Oggi le salme ritorneranno nei rispettivi Paesi.

A due giorni di distanza dalla morte di Franco Lamolinara e del suo collega britannico Chris McManus non solo non si spengono le polemiche tra l’Italia e l’Inghilterra, colpevole, secondo il nostro Paese, di aver portato avanti l’operazione in Nigeria senza la collaborazione dell’Italia e di averla informata solo a cose fatte, ma non appaiono ancora chiari i fatti che hanno portato all’uccisione dei due ostaggi. Ieri alcuni dei media britannici avevano, infatti, parlato di “un solo colpo alla testa” partito dalle armi dei rapitori prima ancora che le Sbs entrassero nel compound; un testimone invece avrebbe oggi riportato una versione diversa. Secondo quanto ha dichiarato al Times, Hauwa, la moglie di un custode dello stabile nel quale si trovavano Lamolinara e McManus, quando è iniziato il blitz i due ingegneri sarebbero stati portati nel bagno dello stabile per essere uccisi a bruciapelo dai rapitori.

Erano tutti nel salone del compound quando le mura hanno tremato per un’esplosione. Dei sequestratori sono stati uccisi dai proiettili penetrati nella stanza, poi lo scontro a fuoco si è intensificato e due uomini hanno sospinto gli ostaggi nel bagno. Ho sentito i colpi e sono fuggita, non so come ho fatto a sopravvivere.

Oggi la salma di Lamolinara tornerà in Italia – Hauwa, che nel raid ha anche perso il marito, potrebbe essere dunque l’ultima persona, oltre ai membri della gang, ad aver visto ancora vivi i due ingegneri. Intanto, le loro salme ritorneranno oggi nei rispettivi Paesi: il corpo di Lamolinara è arrivato nella capitale nigeriana nel tardo pomeriggio di ieri, oggi ritornerà con un aereo dell’Aeronautica militare italiana e, una volta a casa, sarà effettuata l’autopsia che aiuterà a chiarire i fatti.

“Bisogna fare chiarezza”, il monito dell’Italia – I tragici fatti avvenuti in Nigeria avevano fatto alzare la voce ieri anche al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che aveva definito inspiegabile il comportamento della Gran Bretagna e che aveva auspicato un necessario chiarimento col il Paese. Il Capo dello Stato ha poi avuto un lungo colloquio con il presidente Monti del quale si sa solo che la linea scelta dal Governo sarebbe appunto quella di fare, nell’interesse di tutti, massima chiarezza. La dinamica dei fatti è, ad oggi, tutt’altro che chiara e sono molteplici le indiscrezioni da confermare compresa quella di una fonte riportata dall’agenzia di stampa mauritana Ani, che assicura che era stato versato già un riscatto per liberare gli ostaggi e che il loro rilascio poteva essere possibile.

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