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La visita di Papa Francesco al Parlamento europeo e al Consiglio d’Europa

Papa Francesco, atterrato in Francia alle 10, resterà per appena quattro ore oggi a Strasburgo. Il programma prevede la visita al Parlamento europeo prima (alle 10.35) e al consiglio d’Europa (12.05) poi.
A cura di Susanna Picone
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Papa Francesco è partito, questa mattina alle 8.15, con l’Airbus A320 dell’Alitalia per raggiungere Strasburgo, dove resterà appena per quattro ore. Il tempo necessario per parlare al Parlamento europeo e al Consiglio d’Europa. È questa di oggi la visita più breve della storia dei papi ed è la seconda visita di un pontefice alle istituzioni europee. Prima di Papa Francesco quella, 26 anni fa, di Papa Giovanni Paolo II. Prima della partenza dall’aeroporto di Fiumicino Papa Bergoglio ha inviato un telegramma al Capo dello Stato Giorgio Napolitano, nel quale ha espresso “fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del popolo italiano, cui invio volentieri la mia benedizione”. Non si è fatta attendere la risposta di Napolitano: “Sono certo che i suoi interventi presso il Parlamento Europeo ed il Consiglio d'Europa infonderanno nuova fiducia a coloro che, nel pieno di una crisi che non è solo economica e finanziaria, ma anche sociale e morale, faticano a coltivare la speranza di un futuro migliore”.

Il programma di Papa Francesco a Strasburgo

Sono oltre 900 i giornalisti accreditati da tutto il mondo in attesa dell’arrivo di Papa Francesco a Strasburgo. Bergoglio sarà accolto al suo arrivo dal Presidente Martin Schulz. I due parteciperanno a una breve cerimonia ufficiale, durante la quale sarà suonato l'inno dello Stato del Vaticano. In Aula Schulz terrà un breve intervento di saluto, prima di dare la parola al pontefice, posto al centro dell'emiciclo, che pronuncerà il suo discorso in italiano. Alle 11.15 Bergoglio farà il suo ingresso nella sala riunita in sessione plenaria e terrà il suo discorso. Al termine incontrerà le altre autorità. Subito dopo il Papa si sposterà nella sede del Consiglio d'Europa dove terrà il secondo discorso al termine di un incontro con il segretario generale, il norvegese Thorbjorn Jagland. Alle 13:50 ripartirà per Roma.

Visita del Papa a Strasburgo, la protesta delle Femen

Eccezionali le misure di sicurezza per il Papa: durante le quattro ore di visita di Bergoglio, dalle 10 di mattina alle 14, ci sarà anche la deviazione del traffico cittadino di auto, bus e tram, oltre a controlli aggiuntivi su tutti i passeggeri e i loro bagagli in partenza e in arrivo nell'aeroporto della città. La vigilia della storica visita del Papa è stata caratterizzata dalla protesta delle Femen: una di loro si è spogliata nella Cattedrale di Strasburgo dove ha sventolato una bandiera dell’Unione europea e una corona di fiori. Sulla schiena aveva la scritta “il Papa non è un politico”, la stessa mostrata di recente a Piazza San Pietro.

Il discorso di Papa Francesco al Parlamento europeo

“Desidero indirizzare a tutti i cittadini europei un messaggio di speranza e di incoraggiamento”: queste le prime parole che il Papa ha pronunciato nell'emiciclo del Parlamento europeo. Papa Francesco ha incoraggiato gli eurodeputati a “tornare alla ferma convinzione dei padri fondatori dell'Unione europea, i quali desideravano un futuro basato sulla capacità di lavorare insieme per superare le divisioni e per favorire la pace e la comunione fra tutti i popoli del continente”. “Nel corso degli ultimi anni accanto al processo di allargamento dell'Unione Europea, è andata crescendo la sfiducia da parte dei cittadini nei confronti di istituzioni ritenute distanti, impegnate a stabilire regole percepite come lontane dalla sensibilità dei singoli popoli, se non addirittura dannose. Da più parti si ricava un'impressione generale di stanchezza e d'invecchiamento, di un'Europa nonna e non più fertile e vivace”, ha continuato nel suo discorso. “I grandi ideali che hanno ispirato l'Europa sembrano aver perso forza attrattiva, in favore dei tecnicismi burocratici delle sue istituzioni”, ha detto ancora Papa Francesco, che ha parlato dei rischi dell’individualismo. A Strasburgo il Papa ha detto che “una delle malattie che vedo più diffuse oggi in Europa è la solitudine, propria di chi è privo di legami”. Ha detto di vedere quella solitudine soprattutto negli anziani ma anche nei giovani “privi di punti di riferimento e di opportunità per il futuro”, nei poveri e “negli occhi smarriti dei migranti che sono venuti qui in cerca di un futuro migliore”. “Tale solitudine – ha continuato Bergoglio – è stata poi acuita dalla crisi economica, i cui effetti perdurano ancora con conseguenze drammatiche dal punto di vista sociale”. All’Europarlamento il Papa ha anche citato l'affresco di Raffaello “La scuola di Atene” per spronare l’Europa ad aprirsi a una dimensione trascendente della vita. Per Francesco un'Europa che sia in grado di fare tesoro delle proprie radici religiose può essere “più facilmente immune dai tanti estremismi che dilagano nel mondo odierno”.  “È tempo di favorire le politiche di occupazione, ma soprattutto è necessario ridare dignità al lavoro, garantendo anche adeguate condizioni per il suo svolgimento”, questo l’appello di Bergoglio. “Quale dignità potrà mai trovare una persona che non ha il cibo o il minimo essenziale per vivere e, peggio ancora, il lavoro che lo unge di dignità?”, si è chiesto mentre l'emiciclo gli tributava un lungo applauso.

Il discorso di Papa Francesco al Consiglio d'Europa

Il “terrorismo religioso e internazionale”, che “nutre profondo disprezzo per la vita umana e miete in modo indiscriminato vittime innocenti”, è “purtroppo foraggiato da un traffico di armi molto spesso indisturbato”, così Papa Francesco durante nel suo intervento di fronte al Consiglio d’Europa. “Purtroppo – ha detto il Papa – la pace è ancora troppo spesso ferita. Lo è in tante parti del mondo, dove imperversano conflitti di vario genere. Lo è anche qui in Europa, dove non cessano tensioni. Quanto dolore e quanti morti ancora in questo continente, che anela alla pace, eppure ricade facilmente nelle tentazioni d'un tempo!”. “Oggi – ha continuato Bergoglio a Strasburgo – abbiamo davanti agli occhi l'immagine di un'Europa ferita, per le tante prove del passato, ma anche per le crisi del presente, che non sembra più capace di fronteggiare con la vitalità e l'energia di un tempo”.

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