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La Turchia sblocca l’accesso a twitter

A 24 ore dalla decisione della Corte Costituzionale il governo turco ha sbloccato l’accesso a twitter.
A cura di Antonio Palma
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Il governo turco ha deciso di sbloccare twitter  e da questo pomeriggio l'autorità governativa delle telecomunicazioni ha tolto il social network  dalla lista dei siti vietati in Turchia. La decisione arriva dopo circa 24 ore dalla sentenza della Corte costituzionale, che ieri aveva dichiarato illegittimo il bando, ordinando l'immediato ripristino dell'accesso a Twitter. In realtà già una settimana fa il  tribunale amministrativo di Ankara aveva ordinando lo sblocco della piattaforma web, ma la sentenza era rimasta inapplicata. Per la Corte Costituzionale turca la decisione del premier turco Recep Tayyip Erdogan di bloccare in tutto il Paese l’accesso a twitter, è illegittimo e lesivo delle libertà fondamentali. Inoltre questa mattina il presidente dell'ordine degli avvocati Metin Feyzioglu aveva dichiarato che ogni ritardo costituiva “una violazione flagrante della legge”. Il capo dello stato Abdullah Gul, che già nei giorni scorsi si era dissociato dalla scelta, aveva chiesto il rispetto della sentenza della Consulta.

Purtroppo per il momento Youtube rimane bloccato. Infatti, oltre a twitter, Erdogan lo scorso 20 marzo aveva bloccato anche Youtube. La decisione di bloccare prima twitter e poi Youtube, era arrivata dopo che da alcune settimane sui social erano state diffuse contro il Premier  Erdogan rivelazioni compromettenti e accuse di corruzione. Subito c’erano state proteste e critiche da parte di tutto il mondo, ma il Premier Erdogan non aveva cambiato idea fino ad oggi quando la sentenza della Corte costituzionale gli ha ordinato di sbloccare twitter.

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