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La “tomba di Alessandro Magno” in Grecia rischia di crollare

Il sito era già noto agli archeologi fin dagli anni ’60; interrotti per lungo tempo, gli scavi sono ripresi grazie all’intervento della Soprintendenza alle Antichità Preistoriche e Classiche. Ma oltre a capire se all’interno ci sono davvero le spoglie mortali del Macedone, bisogna capire quanto la struttura regga ancora.
A cura di B. C.
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Gli archeologi di tutto il mondo fremono per quella che è potrebbe essere una sensazionale scoperta avvenuta in Grecia, ad Anfipoli, nei pressi di Serres (nord del Paese, regione della Macedonia); nuovi scavi in una tomba monumentale hanno fatto ipotizzare che possa trattarsi dell’ultima dimora di Alessandro Magno. Dopo mesi di lavoro, un team di ricercatori è riuscito a farsi strada nella terza camera della tomba, attraverso un muro che è stato scoperto solo di recente. Tuttavia gli archeologhi potrebbero aver danneggiato l'integrità strutturale del complesso circostante che ora rischia di crollare. C’è da dire che il sito era già noto agli studiosi fin dagli anni ’60 quando gli scavi nella enorme tomba a tumulo della collina di Kasta furono avviati dall’archeologo greco Lazaridis; interrotti per lungo tempo, negli ultimi tre anni, nonostante le scarse risorse, sono stati rivitalizzati dalla Soprintendenza alle Antichità Preistoriche e Classiche. La tomba risale tra il 325 e il 300 aC. Potrebbe essere di un componente della famiglia di Alessandro Magno, forse di suo figlio o al limite di uno suo funzionario. Tuttavia ancora non è escluso che possa trattarsi proprio della tomba del grande Re di Macedonia, morto a Babilonia nel giugno del 323 a.C. Le sue spoglie mortali furono oggetto di sostituzioni e scambi lungo il tragitto e il suo luogo della sepoltura è sconosciuto.

L'accesso alla terza camera della tomba è stato reso possibile dopo che gli esperti hanno portato alla luce due figure femminili scolpite, noti come Cariatidi, la scorsa settimana. Il problema è che i ricercatori hanno appurato che la cupola ad arco all’interno è sull'orlo del collasso, a causa di “profonde e ampie crepe” su entrambi i lati. Già da tempo gli studiosi avevano riscontrato degli evidenti segni di effrazione ad indicare che la tomba era stata saccheggiata. Ma la scoperta delle sculture femminili ha dato nuova speranza sul fatto che qualche tesoro possa essere sopravvissuto. Sul luogo della scoperta è giunto anche il premier Antonis Samaras, insieme al ministro della Cultura Costas Tasoulas. “E’ una scoperta davvero importante. Questi scavi risponderanno alla domanda cruciale sul se Alessandro Magno è sepolto lì dentro” ha detto Samaras.

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