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La street art di Blu arriva a Messina

Sulla facciata del Teatro Pinelli, un nuovo grande murale di Blu, street artist di fama mondiale tra i più importanti del momento.
A cura di Gabriella Valente
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Inarrestabile in questo periodo lo street artist italiano Blu. Dopo il recente megagalattico lavoro sull’edificio dell’ex caserma di via del Porto Fluviale a Roma, da poco Blu ha concluso un nuovo murale, regalando ad un’altra città le immagini vivaci, oniriche e surreali della sua fantasia.

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Siamo a Messina, presso la nuova sede del Teatro Pinelli Occupato, all’ex casa del Portuale in via Alessio Valore, una sede scelta e recuperata dopo lo sgombero degli spazi originari. In un quartiere alquanto degradato, luogo di edifici abbandonati e relitti di archeologia industriale, il nuovo lavoro di Blu si staglia dinamico e luminoso ad animare la città. Ispirato dalla storia, la morfologia e l’attualità della città sullo Stretto, ma senza abbandonare il proprio stile, l’artista ha realizzato il graffito messinese: in un’ambientazione marittima, tra navi e pesci spada, la simbologia di Blu campeggia chiara a denunciare i mali della condizione umana nella società attuale. Con il suo consueto e riconoscibile linguaggio pop e grottesco, racconta, stravolge e distrugge i simboli del capitalismo, della guerra, della religione, della politica.

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Forse perché in un quartiere degradato, forse perché opera appena conclusa, forse perché la street art fa leva su un pubblico tutto sommato selezionato o per lo meno ristretto a certe fasce d’età, sembra comunque che la maggior parte della cittadinanza non conosca il valore dell’opera donata a Messina e promossa dagli attivisti occupanti del Teatro Pinelli, ai quali spetterebbe ora il compito di far conoscere alla città il talento di Blu.

Il talento di colui che nel 2011 è stato segnalato dall’Observer tra gli autori delle 10 migliori opere di street art del mondo, accanto ai nomi di Banksy, Keith Haring, Steve Powers, Os Gêmeos ed altri. Avvolto dal mistero, a partire dal suo vero nome, Blu è probabilmente originario di Senigallia e si è formato a Bologna. Affermatosi indiscutibilmente a livello internazionale, è sempre in viaggio a decorare il mondo e disegnare il suo pensiero.

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L’elenco dei paesi che ospitano suoi graffiti sarebbe lunghissimo: oltre all’Italia, che lo ha visto impegnato a Milano, Firenze, Torino, Sassari, Verona, Roma, per citare solo alcune città, molte sue opere si trovano in Centro e Sud America (Città del Messico, Città del Guatemala, Buenos Aires, San Paolo, Bogotà, Montevideo), mentre negli USA ha lavorato a New York. In Europa, sedi degli interventi artistici del nostro street artist sono Valencia, Madrid, Barcellona, Londra, Berlino, Belgrado, Danzica, Praga. Immagine emblematica dell’arte di Blu è quella realizzata nei pressi di Betlemme sul muro che divide il West Bank ed il territorio israeliano: sotto una torretta di avvistamento, la figura di un uomo che tenta di abbattere con un dito quella prigione simbolo dei conflitti.

Come in tutti i suoi graffiti, così in quello del Teatro Pinelli di Messina, Blu si relaziona a fondo con il luogo in cui lavora: interpreta e reinventa la superficie architettonica che lo accoglie, sempre in un dialogo profondo con il contesto ospitante, sia nella forma che nei contenuti.

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