La storia di Xisco Gràcia, il sub intrappolato 60 ore in una grotta nel mare di Maiorca
Si era ormai preparato al peggio Xisco Gràcia, un insegnante di geologia di cinquantaquattro anni che lo scorso aprile è rimasto intrappolato per circa 60 ore in una grotta sottomarina nel mare di Maiorca. È rimasto lì per più di due giorni – e ormai aveva perso le speranze di poter sopravvivere – dopo che il 15 aprile scorso il geologo appassionato di immersioni si era calato nelle acque spagnole per proseguire il suo lavoro di mappatura del complesso sistema di grotte sottomarine dell’isola. Insieme a lui c’era un altro sub, Guillem Mascaró. I due avevano deciso di nuotare verso la grotta Sa Piqueta quando qualcosa è andato storto e il cavo di nylon che avevano usato come filo di Arianna si è rotto. Entrambi avevano consumato molta aria e l’ossigeno era sufficiente solo per uno di loro. Gràcia si è quindi ricordato che in quei cunicoli c’era una tasca d’aria e così ha deciso di aspettare lì mentre l’altro amico, munito di aria sufficiente, è andato a chiedere aiuto.
Il geologo salvato da un vecchio amico di immersioni dopo più di due giorni – Il cinquantaquattrenne è riuscito a raggiungere la camera dove c’era dell’aria ma, se inizialmente le condizioni di vita erano accettabili e l’acqua in superficie potabile, col trascorrere delle ore la situazione è diventata sempre più difficile. L’aria era diventata irrespirabile e il basso livello di ossigeno gli creava forti mal di testa e allucinazioni. Gràcia ha raccontato alla Bbc di aver pensato ai suoi figli di 15 e 9 anni in quei momenti e di aver capito che ormai non lo avrebbero più salvato. A un certo punto però ha visto una luce in fondo alla grotta e questa volta non si trattava di una allucinazione: il suo vecchio amico Bernat Clamor si era immerso per salvarlo. E, quando era ormai la mattina del 17 aprile, ci è riuscito.