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La spesa militare si può tagliare di almeno 3 miliardi di euro

A confermarlo è il commissario per la spending review Cottarelli, che spiega: “Abbiamo definito per i vari settori di spesa dei benchmark, per la Difesa è circa lo 0,9% del Pil, con una riduzione di 0,2 punti, circa 3,5 miliardi di euro”.
A cura di Redazione
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La premessa è sempre la stessa: "Le scelte sull'effettiva composizione della spesa e quindi sui risparmi sono puramente di natura politica, il mio ruolo è solo di proporre, le decisioni vengono prese dalla politica". Tuttavia, lo scenario disegnato dal commissario straordinario per la revisione della spesa, Carlo Cottarelli, in un'audizione delle commissioni Difesa di Camera e Senato, risulta particolarmente rilevante proprio perché anticipa su quale terreno si muoverà il Governo per recuperare risorse essenziali. In gioco vi è infatti la gestione delle risorse per il settore Difesa e Cottarelli ha subito chiarito l'entità dei risparmi: "Abbiamo definito per i vari settori di spesa dei benchmark, per la Difesa è circa lo 0,9% del Pil, più basso della spesa italiana che è intorno all'1,1% del Pil, una differenza di 0,2 punti, circa 3,5 miliardi". In poche parole, dunque, Cottarelli ha spiegato come sussista la possibilità di risparmi superiori di circa un miliardo rispetto a quelli ipotizzati nella conferenza stampa di presentazione della spending review (la cifra nelle slide era di 2,5 miliardi). Del resto, il commissario ha ricordato più volte che la spesa italiana per la Difesa è di oltre 18 miliardi di euro ed equivale ad una percentuale vicina all'1,5 percento del Pil e sarebbe possibile "integrare i risparmi già previsti" attraverso una riduzione degli investimenti pluriennali. "Poi", ha sottolineato, "se l'economia italiana dovesse riprendersi, ci sarà modo di tornare ad investire nel settore".

Insomma, c'è la possibilità di ottimizzare le spese, a partire dal "miglior coordinamento delle forze di polizia, anche nell'acquisto di beni e servizi e nella presenza territoriale". Intenzioni già espresse il mese scorso, quando, nel corso della presentazione della spending review, aveva illustrato il piano triennale di risparmi per 2,5 miliardi di euro (di cui solo 100 milioni nel 2014). Resta ora da capire in che modo si sostanzieranno le "decisioni politiche" dell'esecutivo guidato da Matteo Renzi.

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