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La Sicilia senza Internet. Debito milionario: staccata la connessione

Un presunto debito di 114 milioni di euro ha portato al blackout del sistema informatico: grossi disagi per gli assessorati, ma anche per ospedali e 118. Indisponibile anche la pagina web dell’amministrazione. E nel frattempo le casse della Regione sono miseramente vuote…
A cura di Biagio Chiariello
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Sportelli sanitari, pagamenti, mail, centri di prenotazione della Asl e perfino alcuni servizi del 118: sulla piattaforma digitale della Regione Sicilia è tutto in tilt. Un vero e proprio ko informatico. La causa sarebbe un presunto debito di 114 milioni di euro. Il contenzioso avrebbe come protagonisti la partecipata della Regione, Sicilia e-Servizi, e l'ex socio privato, Engineering, che ha la disponibilità del ‘cervellone’ informatico che si trova in Val D'Aosta.

Ingroia accusa i privati

“E’ davvero vergognoso quello che sta accadendo. Per un po’ di soldi si mettono in discussione servizi essenziali dei siciliani”, accusa Antonio Ingroia, al vertice di Sicilia e-Servizi, “capisco che un’azienda privata faccia i propri interessi e personalmente da mesi sto cercando di mediare tra la Regione e l’ex socio privato per trovare una soluzione che risolva il conflitto e salvi i servizi dei siciliani ma, in maniera irresponsabile, proprio alla viglia dell’incontro decisivo che era stato convocato per oggi, l’ex socio privato ha deciso di spegnere il server che regge l’informatica pubblica siciliana”. Ingroia ora afferma di aver attivato un comitato di crisi per gestire il blocco del web per la Regione Sicilia, ma fa capire che la questione potrebbe finire in procura, "perché si mettono in discussione servizi essenziali dei siciliani: qualcuno dovrà rispondere dell'enorme danno arrecato che ogni ora che passa aggrava sempre di più i disagi".

Contenzioso tra Engineering e Sicilia

Per il capogruppo di FI all’Ars Marco Falcone era chiaro a tutti che il contenzioso tra socio privato e Regione, in corso da anni, avrebbe causato prima o poi questo black-out se non si fosse raggiunta una soluzione, “ma sia il presidente di Sicilia e-servizi Ingroia, che Crocetta, nulla hanno fatto per sciogliere il nodo in tempo utile, superando una situazione da molti mesi potenzialmente esplosiva. Se nei confronti del presidente della Regione abbiamo presentato formale mozione di sfiducia, chiediamo a Ingroia di assumersi le proprie responsabilità e di lasciare il vertice dell’agenzia”.

Casse della Regione vuote

Peraltro la vicenda fa da sfondo allo psicodramma di una Regione con le casse vuote. Proprio per risolvere la grave crisi economica che attanaglia la Sicilia, il governatore Rosario Crocetta è andato in missione a Roma  per trovare una soluzione. "Sono convinto che nel corso di questa settimana si potrebbe chiudere l'accordo con lo Stato. Sui conti si sta puntando a soluzioni non assistenzialistiche ma di lungo periodo che consentano di avere certezza delle entrate rispetto all'equilibrio di bilancio" ha detto al termine della riunione a Palazzo Chigi. Il suo obiettivo non è semplice: per salvare il bilancio servono 1,4 miliardi di euro.

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