844 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La Sicilia cancella le Province, Crocetta: “Cambiamento storico”

Il Consiglio regionale siciliano ha approvato il ddl che cancella le province e prevede la costituzione di Liberi Consorzi di Comuni e di tre Città metropolitane.
A cura di Antonio Palma
844 CONDIVISIONI
Immagine

La Regione Sicilia dà il via libera all'abolizione delle province sull'Isola. Al termine di una maratona andata avanti per tutto il pomeriggio a Palazzo dei Normanni, l'Assemblea Regionale Siciliana martedì sera, infatti, ha approvato il ddl di riforma delle amministrazioni locali. Il provvedimento prevede l'abolizione delle province, la loro riorganizzazione in Liberi consorzi di Comuni, e la costituzione di tre città metropolitane: Palermo, Messina e Catania. A favore del ddl hanno votato 62 deputati regionali, sono stati 14 invece i voti contrari e due gli astenuti. La nuova legge regionale siciliana prevede la costituzione dei nuovi consorzi entro i prossimi sei mesi con precisi paletti. Infatti sarà possibile creare nuovi consorzi solo se i comuni raggrupperanno almeno una popolazione di 180 mila abitanti. Un'altra importante novità introdotta dal ddl è la soppressione del voto diretto. Con la nuova legge infatti gli organismi dei liberi consorzi saranno di secondo livello, cioè eletti non dal popolo ma dalle assemblee dei consorzi.

"Il voto che abolisce le Province, sostenuto da una maggioranza ampia, legittima un cambiamento che passa alla storia della Sicilia" ha scritto Crocetta in un tweet esprimendo la sua soddisfazione per il risultato raggiunto. Soddisfazione è stata espressa anche dal Movimento Cinque Stelle che ha appoggiato il provvedimento. "L'idea dell'abolizione delle Province, come quella della riduzione dei costi della politica è entrata nel Palazzo assieme a noi" hanno dichiarato i deputati siciliani del M5S, aggiungendo: "Fare funzionare i nuovi enti è ora compito del governo che deve cominciare da subito a lavorare al disegno di legge che assegni loro le competenze. L'andamento dei lavori ha dimostrato che solo alcuni nostri importanti correttivi hanno permesso che da quest'aula non uscisse un aborto".

844 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views