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La Salerno – Reggio Calabria cambia nome: da oggi sarà A2 del Mediterraneo

Lo scorso dicembre sono terminati i lavori per l’ammodernamento dell’autostrada, divenuta percorribile tutta a tre e due corsie per senso di marcia con standard autostradali. Ministro Franceschini: “Aiuterà a promuovere e distribuire turismo sul territorio nazionale”.
A cura di Biagio Chiariello
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Da oggi l'autostrada Salerno-Reggio Calabria è ufficialmente A2 Autostrada del Mediterraneo. L'annuncio è arrivato durante la conferenza stampa di presentazione della nuova campagna di comunicazione istituzionale per la valorizzazione turistica della nuova A2. “Proprio oggi – ha detto il ministro dei trasporti Graziano Delrio – ho firmato il decreto che la rinomina". In realtà il cambio di nome era già avvenuto ufficiosamente il 22 dicembre del 2016 quando si erano conclusi i grandi lavori per l’ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, diventata percorribile tutta a tre e due corsie per senso di marcia con standard autostradali. La nuova autostrada è già dotata di un piano di manutenzione per conservare e implementare gli standard di comfort e sicurezza stradale ed un piano di investimenti già in corso per trasformarla nella prima smart road europea cioè predisposta per la prossima guida autonoma.

La scelta di valorizzazione dell’Autostrada del Mediterraneo A2 “aiuta a promuovere e distribuire il turismo” sul territorio nazionale ed è “un primo passo, che passa per la valorizzazione delle potenzialità enormi del Mezzogiorno", ha dichiarato il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, intervenendo oggi alla presentazione della nuova A2. Al convegno hanno partecipato anche il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani e il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. Nel suo intervento il ministro ha evidenziato l’importanza di gestire i flussi turistici internazionali sul territorio, considerando che vi sono paesi come la Cina dove le persone che hanno lasciato almeno una volta il paese per viaggi all’estero sono 140 milioni, con l’Italia che resta la meta preferita. “Il dato è enorme” ha osservato il ministro, secondo cui ciò spinge ad un piano strategico per “governare la crescita” puntando su “turismo sostenibile” e rendendo l’Italia “un museo diffuso”.

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