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La rivoluzione canadese. A Toronto l’amministrazione finanzia la street art

La città canadese, negli anni passati in prima linea nella repressione della street art, cambia volto: valorizzare e tutelare l’arte di strada come risorsa per il futuro, questo il progetto della nuova amministrazione.
A cura di Federica D'Alfonso
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Street art a Toronto
Street art a Toronto

La street art diventa un'importante risorsa: non più sinonimo di vandalismo da combattere. È questo il principio che ha spinto la nuova amministrazione comunale di Toronto, in Canada, a “riammettere” in città centinaia di artisti che negli anni passati erano invece perennemente perseguitati dalla legge. L'arte di strada sta radicalmente cambiando il volto della città: un progetto importante, che testimonia che l'arte, oltre ad essere comunicazione e socialità, non è costretta a dover essere chiusa nei musei per avere valore.

Dalla repressione alla tutela della street art

Sembrano ormai lontani i tempi in cui il sindaco girava per la città armato di idranti, per spazzare via tutto ciò che non fosse conforme al “decoro” urbano. Infatti, soprattutto negli anni fra 2010 e 2014, durante il mandato del criticatissimo Rob Ford, la città canadese era divenuta famosa in tutto il mondo per il durissimo atteggiamento nei confronti di writer e street artist: si era sviluppata una forte campagna repressiva, voluta in prima persona dallo stesso sindaco, che era divenuta la bandiera delle politiche cittadine. Ovviamente, anche in questo contesto, gli street artist non si sono mai fermati: memorabile resta il lavoro di Spud, con un Ford accigliato, dall'aspetto grottesco, che esclama "cancellami".

Toronto, Canada
Toronto, Canada

Oggi Toronto cambia volto: l'amministrazione ha infatti iniziato ad investire una parte considerevole del proprio budget per finanziare le opere di street art, offrendo forti incentivi ai privati che desiderino partecipare al progetto di riqualificazione degli spazi e stabilendo una legislazione sul decoro urbano orientata alla tutela e alla responsabilizzazione degli interventi artistici. Oggi, anche gli stessi cittadini possono partecipare, e le strade di Toronto si arricchiscono sempre di più di un'arte e una creatività, e di conseguenza di una socialità, che viene dal basso.

Accade così che nelle strade centrali della città compaiano murales alti nove piani, oppure negli angoli più impensati, magari sui cassonetti o le centraline elettriche,spuntino mostriciattoli variopinti. Nomi importanti come il britannico Phlegm, che ha realizzato una figura umana alta dieci metri, ma anche privati cittadini, stanno partecipando attivamente per cambiare, arricchendolo, il volto della città.

La street art che guarda al futuro

Una delle tante strade di Toronto, "invasa" dalla street art
Una delle tante strade di Toronto, "invasa" dalla street art

Un progetto anche estremamente proficuo: da quando Ford ha lasciato il suo ufficio, nel 2014, il bilancio cittadino, grazie a queste iniziative, è cresciuto del 90%, grazie all'incremento conseguente del turismo e alle politiche di sviluppo nate intorno alla street art: i lavori vengono assegnati solitamente alle agenzie no-profit, che ricevono alti finanziamenti per portare avanti il lavoro, che viene messo in sicurezza e regolamentato, mentre i proprietari dei muri sono tenuti a garantire una manutenzione e una tutela per almeno 5 anni dalla data di realizzazione del murale. Una regolamentazione forte, di concreto sviluppo, ma anche rigida: qualsiasi graffito non commissionato infatti, viene immediatamente rimosso.

"L'intero programma ha sensibilizzato le persone sul fatto che le strade non devono essere invase soltanto dalla pubblicità", ha spiegato Lilie Zendel, presidente dell'associazione “Street Art Toronto”. "In un certo senso, la stessa ossessione di Ford ci ha dato l'opportunità di reagire, di attuare un programma che cinque anni dopo sta avendo un enorme impatto per il riconoscimento dell'importanza dello spazio pubblico e della street art". E, grazie alla street art, Toronto guarda in avanti, verso il 2017: il 1 luglio si festeggeranno infatti i 150 anni della confederazione canadese, e per l'occasione la città sta invitando writer e street artist da tutto il mondo, per creare una vera e propria galleria d'arte a cielo aperto.

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