La proposta di Salvini: “Diamo il diritto di voto ai sedicenni italiani”

Come ha spiegato ai nostri microfoni, il leader della Lega Nord Matteo Salvini è decisamente contrario ad ogni ipotesi di ius soli. La contrarietà del carroccio è anche sul testo, fortemente rimaneggiato, che sta per essere discusso alla Camera dei deputati e che prevede che possano ottenere la cittadinanza italiana solo i minori nati in Italia da genitori con permesso di soggiorno di lungo periodo, reddito non inferiore a circa 6mila euro al mese e che abbiano compiuto un ciclo di studi completo.

“Non mi piacciono le scorciatoie”, ha spiegato Salvini, aggiungendo: “La cittadinanza va meritata, non si può regalare per recuperare qualche voto in più come vuole fare la sinistra”. E, ai microfoni de La Zanzara ha aggiunto: “Gli stranieri nati in Italia se vogliono la cittadinanza la potranno richiedere una volta compiuti i 18 anni di età. Sullo ius soli la Lega Nord farà tutta l'opposizione possibile e immaginabile. La cittadinanza e il diritto di voto agli stranieri non si regalano per recuperare qualche voto in più”. Poi la proposta – provocazione: “Se bisogna estendere il diritto di voto noi preferiamo concederlo ai sedicenni e ai diciassettenni italiani per coinvolgerli nella costruzione del loro paese”. Che sia una provocazione o l’annuncio di una intenzione chiara (come per la reintroduzione della leva, proposta sulla quale la Lega potrebbe muoversi a livello parlamentare), lo capiremo solo nelle prossime settimane. Nel frattempo, il dibattito è aperto: sarebbe giusto dare il diritto di voto anche a 16enni e 17enni?

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