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La proposta del M5s: Daspo per i dirigenti delle banche salvate con soldi pubblici

Continua a tenere banco il salvataggio con soldi pubblici delle banche venete e, in attesa della Commissione d’inchiesta, arriva la proposta del MoVimento 5 Stelle.
A cura di Redazione
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Come vi abbiamo raccontato, la decisione del Governo di utilizzare soldi pubblici per salvare le banche venete, ormai in crisi irreversibile, ha riacceso lo scontro sulle misure che la politica ha adottato per sostenere il nostro sistema bancario. In attesa della Commissione d'inchiesta, che dovrà far luce sulle responsabilità, la polemica politica ruota intorno all'utilizzo del debito pubblico per salvare le banche e sulle norme che, secondo l'opposizione, scaricherebbero sui cittadini gli errori di dirigenti e azionisti delle principali banche italiane.

A riaccendere lo scontro è dunque il MoVimento 5 Stelle, che propone una sorta di DASPO, ovvero l'interdizione perpetua, per quei dirigenti che sono colpevoli di aver distrutto la solidità degli istituti di credito. Ecco come viene presentata la proposta sul blog di Beppe Grillo:

Il Governo ed il PD si stanno rendendo politicamente complici delle responsabilità, civili e penali, dei dirigenti e degli amministratori truffatori di povera gente. Per il Governo sono tutti da proteggere e da salvare: da quelli di Banca Etruria, con il papà della Boschi in prima fila, sino a quelli che hanno spolpato le Banche Popolari Venete. Anziché stare dalla parte dei cittadini difendono chi fa sparire i soldi guadagnati con il sudore dei padri di famiglia, dei giovani, dei pensionati. Da che parte stanno ormai è chiaro a tutti.

Il MoVimento 5 Stelle vuole l'interdizione perpetua, il DASPO per intenderci, per questi dirigenti, presidenti amministratori finti banchieri che hanno rovinato intere famiglie; interdizione perpetua sia dai pubblici uffici che dagli uffici direttivi delle imprese private. Devono poi essere dichiarati incapaci di contrattare con la pubblica amministrazione. Tutto questo, chiaramente, dopo che hanno pagato sino all'ultimo centesimo tutti i danni provocati.

Danni che ricadono non solo sui correntisti e risparmiatori defraudati, ma anche sulle casse pubbliche dello Stato, visto che stiamo regalando miliardi e miliardi di euro agli istituti in crisi: già 85 miliardi negli ultimi anni. Senza sapere, poi, dove sono andati a finire tutti i soldi sottratti dai salvadanai custoditi dai banchieri!

Questo bisogna saperlo subito prima di attingere dai cittadini o prima di indebitare ancora di più il nostro Paese come irresponsabilmente sta facendo questo Governo. Chi ha truffato i risparmiatori deve pagare anche con il suo patrimonio personale e familiare.

Non possono solo e sempre perdere gli stessi: i cittadini. Adesso basta davvero. Basta soldi alle banche, basta impunità per chi commette illeciti e truffa i deboli. La responsabilità politica è di questo Governo e del PD di Renzi.

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