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La pausa caffè dura 9 minuti, due dipendenti comunali sospesi per 20 giorni

La pausa caffè ha messo nei guai due dipendenti del Comune di Spinea. I sindacati: “L’assurdità della faccenda è che ora, per carenza di personale, un servizio allo sportello viene ridotto di un’ora al giorno, per un mese. Per una pausa di 9 minuti si crea un disservizio ai cittadini”.
A cura di S. P.
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Due dipendenti del Comune di Spinea (Venezia) sono stati sospesi dal lavoro per venti giorni per aver fatto una pausa caffè senza timbrare il cartellino. A riportare la vicenda è il quotidiano Il Gazzettino, secondo cui i due dipendenti comunali la scorsa settimana si sono visti notificare il procedimento con immediata esecutività. Oggi lo stesso quotidiano fornisce ulteriori dettagli sulla vicenda, come ad esempio la durata di quella pausa caffè costata cara ai due dipendenti comunali. Una pausa caffè di nove minuti. Sulla questione sono intervenuti i sindacati. In particolare ha detto la sua il referente territoriale della Fp Cgil, Antonio Battistuzzo: “Partiamo da un presupposto: lasciare il municipio senza timbrare è sbagliato. Ma secondo le carte del dirigente si è trattato di una pausa di 9 minuti. Un errore che è stato fatto ma che non è corretto paragonare ad altre situazioni ben più gravi. Qui non si tratta di furbetti del cartellino”. Secondo il sindacato se la sanzione prevista è così dura è per la rigidità della legge. “La legge Madia manca di gradualità – ha aggiunto Battistuzzo -. Le due persone non hanno mai ricevuto contestazioni di addebito e, a detta dell'assessore di riferimento, sono ineccepibili dal punto di vista professionale e dell'impegno. I dieci minuti di pausa, inoltre, sono previsti anche dal regolamento comunale”.

"Per una pausa di 9 minuti si crea un disservizio ai cittadini" – Solo quando i dipendenti dovranno tornare al lavoro dopo il periodo di sospensione ci sarà il chiarimento e quindi, ha spiegato Battistruzzo, “scatterà la sanzione, che prevede un minimo di altri 10 giorni di stop, senza stipendio, solo l'assegno di famiglia”. “L'assurdità della faccenda –  ha detto ancora il sindacalista -, è che ora, per carenza di personale, un servizio allo sportello viene ridotto di un'ora al giorno, per un mese. Per una pausa di 9 minuti si crea un disservizio ai cittadini”. I lavoratori da parte loro hanno chiesto di poter anticipare il confronto per tentare di ridurre le giornate di sospensione.

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