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La nuova mafia dice addio al tabù delle corna: il padrino autorizza triangolo amoroso

In una intercettazione dei carabinieri, un boss palermitano dà il via libera al rapporto tra uno degli affiliati e la moglie di un altro componente del clan dicendo addio ad uno dei vecchi tabù dell’organizzazione criminale.
A cura di A. P.
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"Non si guardano le mogli degli amici nostri", ripetevano i vecchi boss mafiosi ai sottoposti ribadendo, se necessario  anche con la violenza, quella che una volta era una delle regole principali di Cosa nostra. Una volta appunto, perché oggi ormai il tabù della donna d'altri e delle corna sembra non avere più tutta questa importanza tra gli affiliati. Come ha rivelato Salvo Palazzolo su Repubblica, infatti, la prova arriva da una delle tante intercettazioni effettuate dai carabinieri nell'ambito delle indagini sugli affari criminali mafiosi della provincia palermitana. Un boss della provincia, infatti, messo davanti alla scelta se condannare o meno un suo sottoposto di fronte ad una  relazione extraconiugale dell'uomo con la moglie di un altro affiliato, ha deciso di lasciare correre approvando di fatto il triangolo amoroso.

In realtà pare che il boss in un primo momento avesse fatto finta di niente ma quando l'affare è arrivato sulla bocca di tutti giungendo fino alle orecchie dei boss di Palermo ha dovuto dirimere il problema decidendo  però che non c'era niente da condannare anche se i protagonisti della storia, il marito tradito e l'amante della moglie sono entrambi mafiosi di un influente clan. Niente punizione ne avvertimenti allora, per il boss infatti la donna potrà continuare a frequentare il suo amante e il marito non potrà pretendere nulla.

La decisione in realtà nasconde rapporti si potere molto più delicati. Come rivela sempre il quotidiano nella storia del triangolo amoroso-mafioso si deve tener conto che l'amante della donna era un esponente in carriera e il marito invece solo una sottoposto in Cosa nostra, addetto alla raccolta del pizzo. In pratica in un momento di crisi, con l'organizzazione criminale che fra arresti e sequestri di beni è all'angolo, il boss non si è sentito di scontentare uno dei più promettenti esponenti del clan preferendo dire addio ad una vecchia regola.

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