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La nave Costa Concordia sta per affondare

Per la Costa Crociere il relitto che giace al Giglio dovrà essere rimosso quanto prima perché c’è il rischio concreto che, nel giro di pochi mesi, potrebbe inabissarsi. L’integrità strutturale del relitto appare, infatti, minacciata.
A cura di Susanna Picone
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Per la Costa Crociere il relitto che giace al Giglio dovrà essere rimosso quanto prima perché c’è il rischio concreto che, nel giro di pochi mesi, potrebbe inabissarsi. L’integrità strutturale del relitto appare, infatti, minacciata.

Probabilmente prima di un anno il relitto della nave Costa Concordia scivolerà verso l’abisso. È l’ultimo, preoccupante, allarme lanciato dalla compagnia della nave da crociera naufragata nelle acque dell’Isola del Giglio lo scorso gennaio. È il quotidiano “Il Tirreno” a riportare ciò che si legge nella relazione ambientale di Costa Crociere, in merito alle operazioni di recupero della nave. Mancherebbero dunque appena pochi mesi prima che la nave, tuttora adagiata su un lato dalla tragica notte del naufragio, potrebbe concretamente scivolare via. Nell’ipotesi in cui il relitto dovesse inabissarsi l’elevato numero di variabili “di incerta definizione” non rende prevedibili i danni e le conseguenze dell’affondamento in termini di rilascio di sostanze inquinanti.

L’imperativo è “muoversi in fretta” – Bisogna dunque muoversi in fretta, appare questo l’obiettivo di Costa Crociere, per rimuovere quanto prima il relitto della Concordia ed evitare così altri danni. L’integrità strutturale della nave è minacciata e lo scafo coricato su un fianco si sta deformando. Variabili che spingono, appunto, a sostenere concretamente il pericolo di affondamento. A quanto pare, in base agli studi e alle verifiche fatte finora, il momento più critico relativo allo spostamento della nave sarà quello del raddrizzamento, quando la Costa Concordia sarà rialzata e poggiata su una piattaforma subacquea collocata sotto la chiglia. Il piano di recupero del relitto predisposto dal consorzio Titan-Micoperi ha già ricevuto il via libera dalla Conferenza dei servizi e sarà presentato nella giornata odierna a Roma.

Schettino ancora ai domiciliari – In relazione al disastro della nave Costa Concordia, intanto, solo due giorni fa sono state rese note le motivazioni della Cassazione che spiegano perché il comandante Francesco Schettino deve restare agli arresti domiciliari: secondo i giudici Schettino è una persona “inaffidabile e inadatta al comando” e che ha compiuto inadempienze troppo gravi la notte del naufragio.

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