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“La mia fidanzata rapita dai suoi parenti prima delle nozze, non accettano il matrimonio”

L’incubo di un italiano arrivato a San Pietroburgo per sposare una ragazza russa di 28 anni: Riccardo Reghenzani, 34 anni, sarebbe stato aggredito e minacciato dai parenti di lei.
A cura di S. P.
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Aggredito e costretto ad assistere impotente al rapimento della sua fidanzata. È quanto è accaduto a Riccardo Reghenzani, un italiano di 34 anni, a San Pietroburgo, dove il giovane avrebbe dovuto sposare la sua fidanzata Yekaterina Moskalyova, 28enne russa. Ma la famiglia di lei – che mai ha accettato quel fidanzamento – avrebbe rapito la donna pur di non farle pronunciare il fatidico sì. La vicenda risale ad alcuni giorni fa, quando Riccardo, originario della provincia di Varese, e Yekaterina sono partiti alla volta di San Pietroburgo per organizzare le nozze. Diversi quotidiani locali hanno scritto dell’incubo dei due ragazzi riportando il racconto del giovane italiano e la surreale vicenda è stata ripresa anche dal britannico The Sun.

I due giovani si sono conosciuti durante una vacanza in Thailandia e si sono innamorati tanto che lei ha deciso di divorziare dall’ex marito pur di stare con l’italiano. “Volevamo vivere in Italia – è la testimonianza dell’uomo riportata da Il Giorno – con la sua famiglia aveva pessimi rapporti dopo il divorzio dal primo marito, un matrimonio che le era costato numerosi ricoveri in ospedale, diciamo per eccessivo stress. La prima volta che sono andato in Russia me lo sono trovato in aeroporto”. Poi i due avevano deciso di sposarsi nel Paese di lei così la coppia è partita per San Pietroburgo. “Avevo necessità di una vidimazione sul passaporto, così siamo andati nell’ufficio preposto il 24 gennaio – ha raccontato ancora l’italiano – all’uscita siamo stati aggrediti da un gruppo di uomini”.

Reghenzani a quel punto sarebbe stato allontanato dalla sua ragazza e aggredito. È intervenuta anche la polizia russa: “Mi hanno preso, ammanettato e portato in un loro ufficio dove ho scoperto di essere stato accusato dai parenti della mia ragazza di aggressione”. Liberato dopo qualche ora, Reghenziani ha spiegato che la fidanzata sarebbe stata costretta a seguire i familiari i quali avrebbero hanno fatto irruzione nell’appartamento preso in affitto dalla coppia. “Prima di andarsene, dopo aver portato via tutte le cose di lei e i documenti del matrimonio, mi hanno detto che non l’avrei mai sposata”, ha quindi aggiunto dicendo anche di essere stato minacciato di morte.

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