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“La marijuana va equiparata a sigarette e alcol”, l’ultima proposta di Obama

In un’intervista il presidente Usa torna a parlare di legalizzazione della marijuana: “Va trattata come questione di salute pubblica, così come facciamo per il tabacco o per gli alcolici”
A cura di Antonio Palma
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La marijuana andrebbe trattata nello stesso modo di sigarette e alcool e quindi legalizzata in tutti gli Stati Uniti. È l'ultimo proposta radicale in materia di legalizzazione della cannabis avanzata dal Presidente Usa uscente, Barack Obama. Il numero uno della Casa Bianca, in un'intervista rilasciata alla rivista Rolling Stone, parte da una considerazione legislativa e cioè l'enorme disparità sul tema tra i vari stati dove ormai convivono leggi del tutto proibizioniste con altre completamente libertarie. "Le differenze tra gli stati Usa sono ormai insostenibili", ha spiegato infatti Obama sottolineando l'attuale situazione a macchia di leopardo dove alcuni stati hanno legalizzato la marijuana solo per fini terapeutici, altri che l'hanno autorizzata anche per uso ricreativo e altri ancora che continuano a vietarla.

"Sono stato sempre molto chiaro sul fatto che la mia convinzione è che bisogna scoraggiare l'abuso di ogni sostanza e non sono uno che crede che la legalizzazione sia una panacea", ha tenuto  a precisare Obama, aggiungendo però che "trattare l'uso della marijuana come una questione di salute pubblica, così come facciamo per il tabacco o per gli alcolici, è il modo più intelligente per affrontare la questione". Una considerazione non nuova da parte del Presidente uscente che già in passato aveva affermato che la marijuana è meno pericolosa dell'alcol "in termini di impatto sul singolo consumatore".

Obama in particolare più volte ha lanciato un appello affinché nel Paese venga avviato un serio dibattito a livello nazionale su come rivedere le leggi sugli stupefacenti a proposito della marijuana. "Normalmente la classificazione di queste sostanze viene fatta legislativamente o attraverso la Drug Enforcement Administration", ha ricordato il Presidente Usa, sottolineando che cambiare le leggi federali sulla marijuana non è un atto che un presidente può fare da solo.

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