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La marijuana che si spaccia in Italia è ogm e dopata

Un’inchiesta del mensile dei consumatori Il Test, rivela che oggi in Italia la marijuana è dopata e completamente diversa da quella di dieci anni fa.
A cura di Antonio Palma
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La normale marijuana, quella che una volta veniva usata nel nostro Paese praticamente in Italia non esiste più spazzata via da un prodotto completamente diverso composto da un elevato contenuto di sostanza psicotropa e pochissimi componenti naturali e terapeutici. È quanto ha scoperto un'indagine del mensile dei consumatori "Test Salvagente" che ha deciso di verificarlo sguinzagliato i suoi giornalisti in giro per cinque città Roma, Perugia, Monza, Milano e Torino. Le varie dosi acquistate lungo le strade o nelle piazze dello spaccio e del divertimento sono state analizzate da un laboratorio specializzato in scienze forensi che supporta le attività di investigazione scientifica delle forze dell’ordine. I risultati, che saranno pubblicati con il numero di dicembre ma anticipati giovedì al Senato dall'intergruppo per la depenalizzazione delle droghe leggere, sono stati unanimi: la marijuana che si spaccia in Italia è un prodotto ogm e dopato frutto di una industrializzazione criminale che ha stravolto le caratteristiche originarie della pianta.

Secondo i dati raccolti, infatti, la marijuana attuale ha perso ogni caratteristica benefica della pianta originaria aumentando invece in maniera pesante il tasso di Thc, la sostanza psicotropa, che ora raggiunge quasi sempre il 10% rispetto al 2-3% di 15 anni fa. Un dato significativo in effetti è la quasi totale mancanza del principio terapeutico, il Cannabidiolo, ossia una delle ragioni per le quali la cannabis viene utilizzata in medicina. Il motivo è che le piante sono state selezionate scientificamente dalle organizzazioni criminali di fatto avvicinando la marijuana più alle droghe pesanti che a quelle leggere.

"L’unica soluzione quindi è quella di depenalizzare droghe leggere" , spiegano parlamentari che hanno promosso un disegno di legge bipartisan ricordando che "è l'unico metodo per togliere la marijuana dalle mani del mercato nero, per evitare il consumo da parte dei minori e limitare i danni per la salute e offrire garanzie sulla qualità di ciò che si consuma”. La proposta di legge sarà calendarizzata a dicembre alla Camera e conta su 220 firmatari alla Camera e 70 al Senato.

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