La mancanza di liquidità della Grecia spaventa i mercati: borse giù, risale lo spread
La Grecia torna a preoccupare i mercati internazionali. Dopo che una fonte anonima del Governo ellenico aveva riferito che nelle casse pubbliche di Atene restano appena due miliardi di euro, utili solo a pagare le pensioni e gli stipendi degli statali a fine mese, le Borse europee hanno virato in rosso subendo pesanti crolli a fine seduta. "Sono davvero gli ultimi soldi che rimangono allo Stato" ha riferito all'agenzia Reuters la fonte, un alto funzionario del ministero delle Finanze ellenico che ha parlato a condizione di mantenere l'anonimato. Secondo la stessa fonte, dunque, senza un accordo con i creditori, Atene non avrebbe i soldi necessari a rimborsare il miliardo di euro al Fmi a maggio. La notizia è stata smentita in serata dal ministero delle Finanze ellenico in una nota senza fornire altri dettagli, ma ormai le voci allarmate hanno trascinato al ribasso i mercati finanziari europei, compresa Piazza Affari. È tornato a salire nuovamente anche lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi, giunto a 140 punti, il massimo da tre mesi.
Al di là delle cifre, la paura dei mercati fotografa un posizione finanziaria della Grecia davvero al limite. Lo ha ricordato anche il commissario europeo agli affari economici, Pierre Moscovici, che da Washington ha avvertito Atene, invitandola ad accelerare sul piano delle riforme se non vuole rischiare il default. Intanto le trattative del governo di Tsipras proseguono per cercare di persuadere i creditori internazionali a concedere nuovo sostegno. In vista dell'Eurogruppo informale di venerdì prossimo a Riga, domani pomeriggio intanto è previsto un nuovo incontro del cosiddetto ‘gruppo di Bruxelles', con Commissione Ue e Fondo Monetario.
