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La madre muore durante la traversata: bimba di 9 mesi sbarca da sola a Lampedusa

La bambina è stata soccorsa poi affidata alle cure di Pietro Bartolo, medico protagonista del film Fuocoammare: “Sta bene, ora è in buone mani”.
A cura di Davide Falcioni
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Favour. Questo è il nome di una bambina di origini nigeriane dell'età apparente di appena nove mesi arrivata questa mattina a Lampedusa insieme a un gruppo di migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. La sua storia sarebbe uguale a quella di molti altri minori protagonisti di viaggi eroici tra deserto, lunghi stazionamenti in Libia e traversate del Mediterraneo, se non fosse che la piccola è arrivata da sola: sua madre, incinta del secondo figlio, è infatti morta durante il viaggio a causa delle gravissime ustioni da carburante. La donna molto probabilmente era stata fatta "accomodare" nella stiva, il luogo più pericoloso, quello riservato a chi non può permettersi un viaggio nella "prima classe" della coperta.

Il dottor Bartolo, protagonista di Fuocoammare: "Favour ora è in buone mani"

Favour è stata trasferita nell'hotspot dell'isola: prima però, stando a quanto hanno riferito i mediatori culturali e alcuni dei suoi 150 compagni di viaggio, le sono stati donati dei vestiti puliti e offerto del latte. Ad accudirla per tutto il giorno è stato il dottor Pietro Bartolo, responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa e tra i protagonisti dell'ultimo documentario di Gianfranco Rosi "Fuocoammare".  "La piccola sta bene – spiega il medico – Le abbiamo dato del latte, cambiato i vestiti. Era leggermente disidratata, ma sta bene. E' rimasta in ambulatorio per alcune ore, poi l'ho accompagnata io stesso nel centro d'accoglienza, consegnandola alla polizia. E' in buone mani".

Ma come ha fatto Favour, nome che in italiano significa "privilegiata", a raggiungere senza la madre l'isola di Lampedusa? "Sul gommone – racconta sempre Bartolo – è stata accudita da una donna. I migranti sentiti hanno riferito tutti la stessa versione sulla morte della madre della bimba e questo ci fa pensare che le cose siano andate proprio così. Del resto, purtroppo, non è la prima volta". Nel frattempo stanno viaggiando verso Porto Empedocle le cinque salme e i 660 migranti sopravvissuti al naufragio avvenuto stamattina a largo della Libia.

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