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La lezione di Monti a Renzi: “No agli 80 euro. Da me le riforme, da lui le slides”

L’ex premier e leader di Scelta Civica critica l’esecutivo guidato da Renzi: “Il mio governo in pochi giorni ha fatto la riforma delle pensioni e quella della tassazione, introducendo di fatto una patrimoniale. Riforme concrete, non diapositive”.
A cura di Biagio Chiariello
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L’ex premier Mario Monti boccia (o quasi) l’esecutivo guidato da Matteo Renzi. “Il mio governo in pochi giorni ha messo in campo le riforme delle pensioni e della tassazione, introducendo di fatto una patrimoniale. Riforme concrete, non slide. Ma se il governo è all'altezza viene mandato a casa", dice il Professore, che in una intervista a Agorà Estate difende la sua esperienza a Palazzo Chigi, partendo dalle motivazioni che lo hanno spinto ad accettare l’incarico del Presidente Napolitano e la successiva candidatura alle elezioni politiche del 2013, “decisione per me contro natura perché vedevo con terrore un'Italia governata da un centrodestra con Pdl, Lega e Fratelli d'Italia o da un centrosinistra dove fossero essenziali Sel ed altri, che in entrambi i casi sarebbe stata molto anti-europea e molto anti-disciplina finanza pubblica", ha spiegato il senatore a vita e leader di Scelta Civica.

Le critiche a Renzi

“Nel 2011 eravamo in una gravissima emergenza finanziaria, oggi è altrettanto grave l'emergenza economica e sociale. Le condizioni politiche sono molto diverse. Allora venni chiamato al governo, non fui io a chiederlo. Oggi Renzi è andato al governo dopo averlo chiesto con forza. Allora io non ero preparato per governare, Renzi si è preparato almeno un paio d'anni e ha coronato il suo sogno. È quindi giusto aspettarsi più velocità”. Monti ricorda quindi all’attuale Presidente del Consiglio “sta cercando di fare il suo meglio, ma realizzare vuol dire scontentare”. Quindi un suggerimento: "Renzi si sta muovendo bene in Europa, anche se ha poca esperienza, si muove senza complessi. Gli suggerirei però di essere più stabile, meno ondeggiante ed emotivo. L'Italia in questi anni non ha mai chiesto le deroghe di cui lui parla. Poi dice che l'Italia deve tornare a essere guida dell'Europa, ma rischia di essere considerato velleitario".

80 euro? Non col governo Monti

“Io non avrei scelto il rimborso degli 80 euro come provvedimento importante. Suggerirei poi a Renzi di mettere su un sito, oltre che sulle riforme, anche sulle controriforme”, dice Monti. Le controriforme, spiega “sono in corso” e riguardano per esempio “l'orario di apertura dei negozi alla domenica sta facendo macchina indietro, la razionalizzazione dei tribunali si sta fermando; poi ciò che il presidente Damiano cerca di fare in materia di riforma delle pensioni”.

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