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La lettera del ministro Padoan all’Ue: “Credete nelle nostre riforme”

Il programma di riforme avviate dall’Italia è “ambizioso e di ampio respiro volto a dare al Paese l’assetto istituzionale, le regole e gli incentivi più appropriati per stimolare la crescita, la competitività e l’occupazione”: così il ministro dell’Economia nella lettera inviata all’Ue.
A cura di Susanna Picone
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Martedì è atteso il giudizio della Commissione europea sulla legge di Stabilità e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha scritto ai vertici di Bruxelles dicendosi fiducioso del loro appoggio sulle riforme del governo italiano. La lettera con la quale il governo di Matteo Renzi presenta alla Ue il programma di riforme da realizzare a mesi e la manovra di stabilità economica è indirizzata al commissario Pierre Moscovici e al vicepresidente Valdis Dombrovskis. Il governo italiano chiede alle istituzioni europee un sostegno chiaro. “Sono fiducioso che le riforme senza precedenti intraprese dall'Italia saranno sostenute chiaramente dalle istituzioni europee”, così il ministro Padoan nella lettera. Il ministro ha descritto in più punti l’ambizioso piano di riforme varato dal governo, rimarcando la sostenibilità del debito e quella del sistema pensionistico. “La miglior strategia è quella di attuare il piano del governo che è coerente con le raccomandazioni volte a migliorare la competitività del Paese e per stimolare la crescita”, afferma il ministro. I prossimi mesi, aggiunge Padoan, saranno cruciali: “Sono convinto che il successo nell'attuazione della strategia darà beneficio all'Italia e all'economia europea”.

Padoan: “Ripresa sarà timida e fragile” – “Il governo italiano è fermamente impegnato ad affrontare le radicate debolezze strutturali dell'economia ed è attualmente intento nell'applicazione di un'agenda di riforme vasta e di ampio respiro allo scopo di dare al Paese l'organizzazione istituzionale e le regole e gli incentivi più appropriati per stimolare la crescita, la competitività e l'occupazione”, così ancora nel testo Padoan. Il ministro, affermando che “il debito italiano è più sostenibile rispetto a quello della maggior parte dei paesi dell’Unione europea”, ricorda ad esempio che i problemi legati all’invecchiamento della popolazione sono stati “compensati da profonde riforme pensionistiche introdotte negli ultimi anni e dalla stretta sulle spese sanitarie”. Parlando del Jobs Act, Padoan scrive che punta ad aumentare l’occupazione. “La ripresa comunque – si legge nel testo – sarà timida e fragile”.

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