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La giornalista Cnn: “Sono lesbica, vorrei lo fosse anche mia figlia di 6 anni”

Sally Kohn, commentatrice politica della CNN, sposata con una altra donna, ha parlato di quelle che sono le sue ambizioni per la figlia in una lettera che ha fatto molto discutere per il Washington Post.
A cura di B. C.
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“Sono lesbica e Vorrei che lo fosse anche mia figlia”. Sally Kohn è una giornalista e commentatrice statunitense della CNN. Ha 37 anni, è gay ed è sposata con un’altra donna. Con quest’ultima sta crescendo una bimba  che oggi ha 6 anni. Una bimba a cui piace giocare con le bambole. A “mamma e papà”, ma Sally le ripete spesso che può giocare anche a “mamma e mamma”, o a “papà e papà”, e assicura di voler rispettare qualsiasi scelta presa dalla figlioletta. “Non ho scelto di essere gay”, ha spiegato la commentatrice, “e non è stato facile capirlo, ammetterlo e vivere in società, quindi non vorrei che mia figlia soffrisse, ma se mia figlia lo fosse ne sarei orgogliosa”, si sfoga Sally sulle pagine del Washington Post, tramite una lettera che voleva essere provocatoria, ed è riuscita nell’intento.

 “Io sono gay e vorrei che anche mia figlia lo fosse”. L’obiettivo della giornalista è far riflettere sull’importanza di educare i bambini al diverso, alla molteplicità della vita, per crescere liberi. “Voglio solo che mia figlia capisca che essere gay non è un male e che la normalità non è nell’eterosessualità, poi ovviamente, qualunque sarà la sua inclinazione io l’asseconderò”, ha detto. “Mi preoccuperei – afferma Sally – invece delle persone che si aspettano che lei abbia una vita difficile, in qualche modo contribuendo a perpetuare le discriminazioni che altrimenti potrebbero svanire più rapidamente. Voglio che mia figlia sappia che essere gay è altrettanto auspicabile che essere eterosessuali”.

E ancora, si legge nella sua lettera aperta: “Il problema non è l’idea che l’omosessualità possa essere una scelta, ma l’idea che l’eterosessualità debba essere obbligatoria. In casa mia è chiaramente, ed evidentemente, non considerato obbligatorio”.

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