2.579 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La foto commovente: Martin, volontario tedesco, culla neonato migrante annegato

Dopo l’immagine del piccolo Aylan una nuova foto torna a colpire le coscienze: quella di un bambino migranti annegato e recuperato da un volontario della Ong tedesca Sea Watch.
A cura di Davide Falcioni
2.579 CONDIVISIONI
Immagine

Un neonato senza vita stretto tra le braccia di un soccorritore. Dopo l'immagine di Aylan Kurdi, il piccolo siriano ritratto la scorsa estate esanime sulla spiaggia turca di Bodrum, una nuova foto è destinata a sconvolgere le coscienze europee, nella speranza – si spera non vana – che venga messa fine alla strage di migranti nel Mar Mediterraneo. A diffondere l'immagine – tratta da un video girato venerdì scorso – è stata l'organizzazione non governativa Sea Watch, organizzazione umanitaria tedesca impegnata nel soccorso dei profughi nel Canale di Sicilia: "Se non vogliamo vedere immagini del genere dobbiamo smettere di provocarle", hanno spiegato i responsabili dell'Ong.

A differenza di Aylan Kurdi il bambino immortalato tra le braccia di un soccorritore, che sembra cullarlo per l'ultima volta, non ha un nome, né una nazionalità. Al momento, in realtà, non se ne conosce neppure il sesso, così come non è chiara quale sia stata la sorte dei genitori. Il piccolo è una sorta di "milite ignoto" come migliaia di altri annegati nel tentativo di raggiungere l'Europa. Di sicuro c'è che, malgrado il suo corpo sia stato recuperato venerdì scorso, l'operatore che lo ha trovato ha deciso di divulgare l'immagine solo ieri.

Il fermo immagine è tratto da un video girato da Christian Buettner per la tv Eikon Nord e mostra Martin – un volontario non ha voluto comunicare il suo cognome, ma si sa che ha tre figli e si guadagna da vivere come terapista musicale – che culla un bambino stringendolo al petto. A dire il vero dalla foto non è possibile stabilire se il piccolo sia morto, ma le parole dell'uomo non lasciano purtroppo spazio a nessuna speranza: "L'ho trovato in acqua come una bambola con le braccia distese". Martin ha poi continuato: "Ho preso l'avambraccio del bambino e ho avvicinato subito il corpo in modo protettivo alle mie braccia, come se fosse ancora vivo. Ho cominciato a cantare per confortarmi e per cercare di esprimere in qualche modo questo momento incomprensibile, straziante. Aveva le braccia aperte con le dita minuscole all'aria, il sole illuminava i suoi occhi chiari, amichevoli ma fissi. Solo sei ore fa questo bambino era vivo".

L'Ong non ha diffuso solo la fotografia ma anche un monito alle autorità europee, perché facciano in modo che i migranti possano attraversare in sicurezza e legalità il Mar Mediterraneo. Sarebbe sufficiente organizzare corridoi umanitari per evitare nuove tragedie.

2.579 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views