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La figlia di Sergio Zanotti: “Mio padre è in mano a malviventi locali in Turchia”

Jessica Zanotti, figlia di Sergio, sostiene che suo padre sarebbe in mano a malviventi locali: “Era un tipo baldanzoso, potrebbe aver pestato i piedi a qualcuno”.
A cura di Davide Falcioni
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Sono stati i miliziani dell Stato Islamico a sequestrare Sergio Zanotti? E' la domanda che da ieri si stanno ponendo le autorità italiane e che al momento non ha trovato ancora risposta. Quel che è certo è che l'ipotesi sembra essere stata scartata dalla figlia del bresciano – Jessica Zanotti – che ai microfoni di Fanpage ha dichiarato: "Averlo visto vivo mi fa star meglio. Lo davo per morto e non ci speravo. Il fatto che non sia vestito con la tuta arancione dei prigionieri dell'Isis mi fa pensare che sia in mano a malviventi locali ai quali ha pestato i piedi". La donna ha raccontato di aver avuto notizie di suo padre per l'ultima volta il 14 maggio: solo 25 giorni dopo, tuttavia, è stata fatta la denuncia della scomparsa di Zanotti. Perché attendere tutto quel tempo? "Sapevamo che se si fosse trovato bene là sarebbe rimasto più tempo", dice Jessica, secondo cui "si pensa che nostro padre sia andato là a dare una mano a un amico. Potrebbe aver pestato i piedi a qualcuno, era un tipo baldanzoso".

La vicenda è quindi ancora coperta di punti interrogativi. Sergio Zanotti è in Siria o in Turchia? L'uomo è stato sequestrato da membri dello Stato Islamico o da criminali comuni? Nel frattempo è stata diffusa la conversazione in chat avuta da Abu Jihad – l'individuo che ha diffuso all'agenzia stampa russa NewsFront il video dell'ostaggio italiano – e un redattore del sito russo. "Sono il responsabile per gli ostaggi europei", ha spiegato Jihad  prima della pubblicazione del filmato. "Come possono contattarvi le autorità italiane, quali sono le vostre richieste?", chiede l'interlocutore da Mosca. "Tu pubblica il video, il governo italiano troverà la strada fino a noi. Se farai bene ti darò altri prigionieri e altre informazioni", risponde ‘Abu Jihad'.

Sergio Zanotti, 56 anni, è originario di Marone, paesino sul Lago d'Iseo di 3.200 abitanti: sposato con una donna francese che cui ha successivamente divorziato, è padre di tre figlie. Dopo aver aperto un'impresa edile, poi fallita, non è noto se avesse altri impieghi professionali. Il cugino, però, intervistata da La Stampa ha detto: "E’ di certo un brav’uomo. Ma ci eravamo un po’ persi di vista e, quando ci incontravamo, era sempre molto vago sulle sue attività".

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