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La figlia dell’orsa Daniza chiusa in gabbia da 3 anni, Lav: “Liberatela subito”

Si chiama DJ3, è la figlia dell’orsa Daniza rimasta uccisa a settembre durante la cattura, e da tre anni è chiusa in un’area protetta da un recinto elettrificato dove probabilmente resterà fino alla morte. “Era un serio rischio per la popolazione”, dice la Provincia di Trento.
A cura di Susanna Picone
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In Trentino c’è un’orsa che tre anni fa è stata rinchiusa in un recinto e che probabilmente resterà lì fino alla sua morte. Lei si chiama DJ3 ed è figlia della più nota orsa Daniza, quella uccisa lo scorso settembre durante la cattura. DJ3 vive in un terreno di tremila metri quadrati di proprietà della Provincia di Trento, diviso in due gabbie di ferro con un filo elettrificato. L’hanno rinchiusa perché considerata “pericolosa” e “irrecuperabile”. Della storia dell’orsa DJ3 ne scrive oggi Repubblica. In quello stesso recinto, all’interno del centro forestale di Casteller, a Trento, sarebbe dovuta finire anche mamma Daniza, se non fosse morta durante la cattura. DJ3 dalla gabbia in cui è stata rinchiusa nel maggio del 2011 probabilmente non uscirà più: “Fu deciso di catturarla dopo quindici tentativi di rieducazione”, ha spiegato Maurizio Zanin, dirigente dell’ufficio foreste e fauna della Provincia di Trento. A suo dire la figlia di Daniza rappresentava un serio rischio per la popolazione. DJ3 era ed è, insomma, pericolosa.

Scontro tra la Provincia e la Lav per l’orsa reclusa in Trentino

Ma l’ergastolo forzato dell’orsa non va giù agli animalisti della Lav che chiedono di liberare l’animale. “Devono liberare quell’orso, subito”, così il presidente nazionale della Lav Gianluca Felicetti a Repubblica. “È assurdo tenerlo recluso, significa maltrattare un animale protetto, tutelato da norme europee. Rappresenta il tradimento del progetto che hanno sottoscritto”, ha spiegato. La Lav ha detto di aver più volte chiesto di entrare in quel centro per vedere quanti animali ci sono e come vengano trattati ma di non aver mai ottenuto una autorizzazione. “Ora chiediamo che sia una commissione di esperti a valutare le condizioni di salute di DJ3 e il suo immediato reinserimento in natura. Non hanno certo chiesto a questi orsi di venire a ripopolare il Trentino. Possono sempre portarli altrove”, così ancora il presidente della Lav.

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