La fidanzata viene violentata, aggredisce presunto stupratore e lo decapita con un machete

Avrebbe colpito alla testa con una mazza da baseball un suo conoscente, poi lo avrebbe accoltellato ed infine decapitato con un machete accusandolo di aver violentato la sua ragazza. Queste le pesanti accuse nei confronti del 35enne statunitense Joseph Christen Thoresen residente a Deer River, nella contea di Itasca, nello stato del Minnesota. I fatti contestati risalgono al 21 giugno scorso ma solo ieri l'uomo è stato arrestato dalla polizia locale che non sapeva nulla del macabro delitto e ha scoperto tutto a seguito di una serie di coincidenze. Il 24 giugno infatti un pattuglia ha cercato di fermare un'auto che viaggiava a grande velocità e che si è data alla fuga prima di finire in un fossato. Uno dei due a bordo è scappato a piedi e la polizia ha arrestato il conducente che però ha rivelato che l'altro uomo lo aveva minacciato con un coltello raccontandogli di aver ucciso il proprietario del veicolo diversi giorni prima.

Il proprietario del veicolo, il 20enne David Alexander Haiman, in effetti era stato dato per disperso e di lui non si era saputo più nulla. Solo così gli agenti sono andati a casa del 35enne dove hanno interrogato la fidanzata che ha raccontato della violenza e del macabro delitto. Secondo il racconto della donna, il 20enne l'avrebbe violentata così il fidanzato lo avrebbe affrontato costringendolo a chiedere scusa e a farsi legare per farsi picchiare dalla donna. Un volta liberato però il 35enne avrebbe continuato a discutere animatamente con l'uomo fino ad arrivare a colpirlo con un mazza da baseball. Una volta tramortito il rivale, nella furia il 35enne lo avrebbe accoltellato più volte e infine decapitato gettando la testa in una radura. Poi avrebbe preso l'auto della vittima per disfarsi del resto del corpo.