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La disoccupazione cresce in tutta l’area Ocse: Italia peggior paese dell’Eurozona

Mentre l’Ocse disegna un quadro a tinte fosche il Ministero del Lavoro italiano rivela che, tra aprile e giugno, sarebbero aumentate le assunzioni.
A cura di Davide Falcioni
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In tutta l'area Ocse ci sono 44,8 milioni di persone disoccupate. A renderlo noto è l'istituto con sede a Parigi, che lancia l'ennesimo allarme sulla disoccupazione segnalando che il tasso, nel mese di luglio, è aumentato ancora arrivando a quota 7,4%. Rispetto al picco del 2010, quando i senza lavoro erano circa 50 milioni, c'è stata una sensibile flessione, non sufficiente comunque a riportare i livelli al 2008. L'Ocse, per la precisione, punta il dito contro l'Italia, dove nel mese di luglio il tasso è aumentato di 0,3 punti percentuali rispetto a giugno, facendo registrare un dato pari al 12,6%. Nell'Eurozona il tasso medio di disoccupazione è pari all'11,5%.

Ocse: "Disoccupazione giovanile eccezionalmente alta"

Secondo l'Ocse il trend crescente di disoccupazione non ha investito solo il nostro paese ma anche, di 0,1 punti percentuali, il Giappone (3,8%), gli Stati Uniti (+0,1%), l'Australia (+0,4%) e il Messico (+0,3%). calano invece Canada e Corea del Sud. In tutta l'area il tasso è stato calcolato al 7,5 per le donne contro il 7,3% degli uomini, mentre il dato sui giovani secondo l'organizzazione è rimasto "eccezionalmente elevato" in Spagna (53,8%), Grecia (53,1%) e Italia (42,9%). L'Ocse ha analizzato anche la situazione delle Piccole e Medie Imprese italiane, rivelando che dal 2008 al 2010 63mila aziende hanno cessato l'attività, pari all'1,5% del totale, per una perdita complessiva di 610 mila posti di lavoro. Il dato è assai grave se si pensa che le PMI rappresentano "il 99,9% delle imprese della penisola, l'80% dell'occupazione e il 67% del valore aggiunto, tra le quote maggiori dell'area Ocse".

Ministero del Lavoro: "Riprendono le assunzioni"

In questo quadro a tinte decisamente fosche un barlume di speranza arriva dai dati del Ministero del Lavoro secondo cui, tra aprile e giugno, il Sistema informativo delle comunicazioni obbligatorie ha fatto registrare 2.651.648 avviamenti di nuovi rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato, con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2013 80.590 unità (+3,1%). Circa il 75% delle assunzioni si concentra nel comparto dei servizi, mentre il segno più compare anche nel settore dell'industria (+22.762 assunzioni). Male invece il comparto delle costruzioni, dove le assunzioni sono calate del 3,4%.

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