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La disoccupazione aumenta all’11,7%. Cala anche il numero degli inattivi

Il tasso di disoccupazione ad aprile sale all’11,7%, rispetto all’11,4% di marzo. Il dato è influenzato però dalla diminuzione del numero di inattivi, ovvero di coloro che non lavorano e non cercano occupazione.
A cura di Redazione
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Ad aprile è calato drasticamente il numero di inattivi, mentre il saldo fra nuovi occupati e disoccupati è rimasto sostanzialmente invariato. Sono questi i dati, diffusi dall’ISTAT e fermi al 30 aprile, che evidenziano l’aumento del tasso di disoccupazione all’11,7% rispetto all’11,4% di marzo. Insomma, paradossalmente una buona notizia (la diminuzione del numero di inattivi) determina una “cattiva notizia” ovvero l’aumento del tasso di disoccupazione.

Nello specifico il numero di occupati è salito dello 0,2% (51mila unità, con una aumento che riguarda sia i lavoratori dipendenti che gli indipendenti), mentre il numero di disoccupati è salito dell’1,7% (50mila unità). Insomma, tecnicamente l'aumento del tasso di disoccupazione è determinato dall'ampliamento della platea di "disoccupati", in cui sono entrate le persone uscite dalla condizione di inattività.

Spiega l’ISTAT:

Ad aprile si osserva una consistente crescita della partecipazione al mercato del lavoro determinata dall'aumento contemporaneo di occupati e disoccupati e un corrispondente forte calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -113 mila). La diminuzione riguarda uomini e donne e si distribuisce tra tutte le classi d'età. Il tasso di inattività scende al 35,4% (-0,3 punti percentuali).

Interessante valutare il prospetto su base annua, con l’aumento dell’1% del numero di occupati. Nel dettaglio, la crescita “è interamente attribuibile ai dipendenti permanenti (+1,9%, pari a +279 mila occupati a tempo indeterminato), mentre sono in calo sia i dipendenti a termine sia gli indipendenti. Nello stesso periodo calano i disoccupati (-3,0%, pari a -93 mila) e, soprattutto, gli inattivi (-2,1%, pari a -292 mila)”. Da segnalare anche il calo della componente "a termine" su base mensile (-0,6%, corrispondente a circa 14mila unità).

Interessanti anche i dati relativi all’occupazione giovanile. Nella fascia d’età che va dai 15 ai 24 anni si registra un calo dell’1,3% su base mensile e del 4,5% su base annua del tasso di disoccupazione; il tasso di inattività scende rispettivamente dello 0,1% su base mensile e dello 0,3% su base annua.

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