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La denuncia della Cgil: “Donna di 49 anni morta nei campi per 30 euro al giorno”

Paola, bracciante 49enne di San Giorgio Jonico, sarebbe stata sepolta senza che sia stato disposto alcun accertamento sul suo corpo. “Una morte dimenticata, passata sotto silenzio” denuncia Flai Cgil. Una decina di giorni fa il caso di Mohamed, stroncato sotto il sole mentre raccoglieva pomodori.
A cura di Biagio Chiariello
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“Morire a lavoro in un campo di uva e diventare subito un fantasma, senza che trapeli notizia per settimane. Il cuore di Paola, 49 anni, bracciante di San Giorgio Jonico si è fermato la mattina del 13 luglio, sotto un tendone per l’acinellatura dell’uva, nelle campagne di Andria, in contrada Zagaria”. Sono le parole del Segretario Generale Flai Cgil Puglia Peppino Deleonardis, che denuncia un caso molto simile a quello di Mohamed, il 47enne sudanese stroncato da un malore mentre raccoglieva pomodori sotto il sole a Nardò.

”Lunedì 13 Paola è uscita da casa sulle sue gambe – racconta il sindacalista – come tutte le notti, per andare a lavoro ed è tornata in una cassa da morto. È stata sepolta il giorno dopo, sembra senza autopsia e con il nullaosta “telefonico” dato dal magistrato di turno. Il pm non si è recato sul posto perché, riferisce la polizia di Andria, il parere del medico legale è che si sia trattato di una morte naturale, forse un malore per il caldo eccessivo”. Paola, denuncia il sindacato, è morta nel silenzio. "Lo stesso silenzio – prosegue – spesso vicino all'omertà, che circonda le oltre 40mila donne italiane vittime del caporalato pugliese, spesso camuffato da agenzie di viaggi o da lavoro interinale. Donne trasportate con gli autobus su e giù per tutta la Regione, dalla provincia di Taranto alle campagne del nord della Puglia”.

"Paola non si sarebbe aspettata di morire così, dopo 15 anni di lavoro nei campi, dall’alba fino a quando fa buio. Sembra che Paola non avesse diritto ad una pensione, perché non ne aveva maturato i diritti e senza la disoccupazione, perché le aziende per cui aveva lavorato in precedenza non le avevano versato tutte le giornate di lavoro all’Inps. Lei aveva rinunciato a chiedere il rispetto dei suoi diritti. Temeva di non riuscire più a trovare lavoro se avesse minacciato un’azione legale contro i padroni delle aziende. Sicuramente Paola si sentiva forte. Si alzava alle 2 di notte a San Giorgio Jonico, in provincia di Taranto, arrivava sui campi di Andria alle 5, rientrando nel primo pomeriggio a casa, dopo circa 5 ore di viaggio tra l’andata e ritorno”.

E quindi Deleonardis si fa due domande. “come è morta esattamente Paola? Restano una serie di dubbi. È stato rilasciato il referto del 118? È stata fatta l'autopsia? Ci sono dettagli che non quadrano. Le compagne di lavoro hanno riferito che la bracciante lamentava di stare male da giorni ed era comunque andata a lavoro. Il decesso sarebbe avvenuto alle 8 del mattino. "Bisogna precisare che non risultano al momento aperte indagini sulla vicenda – conclude Deleonardis – Il fascicolo, trasmesso in Procura, sarebbe stato archiviato".

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