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La crisi che non c’era: lavoro sempre più precario e sempre meno facile da trovare

Dal 2008 al 2013 non solo abbiamo perso un milione di posti di lavoro, ma i contratti a tempo indeterminato sono diminuiti del 47%.
A cura di Redazione
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È uno studio del Servizio Politiche del Lavoro della Uil a fotografare in maniera impietosa un aspetto peculiare del mondo del lavoro del Belpaese. Negli ultimi 5 anni, infatti, non solo abbiamo perso oltre un milione di posti di lavoro, con l'aumento costante della disoccupazione giovanile che ad oggi costituisce il principale problema da affrontare e risolvere, ma sono crollati anche i contratti di lavoro a tempo determinato. Dal 2008 al 2013, infatti, il numero dei contratti a tempo indeterminato è sceso del 46,4%, mentre quello dei contratti a tempo determinato è aumentato del 19,7%; di pari passo "l'incidenza di assunzioni con forme contrattuali instabili sale, sul totale dei contratti sottoscritti, dal 72,7% del 2008 all'80,9% del 2013 mentre il peso di quello stabili, dal tempo indeterminato all'apprendistato, scende al 19,1 del 2013 rispetto al 27,3% del 2008". Le Regioni in cui tale fenomeno si è verificato sono Lombardia, Lazio e Puglia (Regioni nelle quali in media un lavoratore sottoscrive almeno 2 contratti l'anno).

Dati che vanno accompagnati a quelli sui licenziamenti, che nel 2013 sono stati 927mila, il 10% in meno che nel 2012, ma il 15,6% in più rispetto al 2008. Nello specifico, spiegano dalla Uil (sottolineando come questi dati smentiscano chi dice che "in Italia è difficile licenziare"), "oltre la metà delle cessazioni di contratto ha riguardato i lavoratori under 44 e la cessazione del termine è stato il 65% dei motivi alla base della chiusura dei rapporti di lavoro. Circa 1/3 dei contratti cessati è comunque durato non più di 1 mese". Una situazione che secondo il sindacato rischia di espandersi ulteriormente per effetto della innovazione normativa introdotta nel decreto legge Poletti, che eliminando anche la causale rende ulteriormente conveniente il ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato.

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