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La classifica di Coldiretti dei cibi più pericolosi per la salute

Nocciole e frutta secca turca sono altamente contaminate, così come le arachidi cinesi e le spezie indiane.
A cura di Davide Falcioni
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Fidarsi del cibo prodotto in Italia? E' sicuramente la cosa migliore e a confermarlo è uno studio condotto da Coldiretti presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio e realizzato sulla base del Rapporto del Ministero della Salute sui sistema di allerta europeo: il dossier prende in esame la presenza negli alimenti di residui chimici, micotossine, metalli pesanti, contaminanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti per quanto concerne il 2015. "Se le nocciole e l’altra frutta secca dalla Turchia contaminate da aflatossine cancerogene sono quelle che hanno fatto scattare il maggior numero di allerta comunitari – sottolinea la Coldiretti – a seguire da vicino ci sono le arachidi dalla Cina per lo stesso tipo di pericolo mentre il peperoncino e le altre spezie dall’India, per la presenza di contaminazioni microbiologiche e di residui chimici in eccesso, sono al terzo posto". Secondo Coldiretti il ranking dovrebbe indurre a qualche riflessione quei 35 milioni di italiani che più o meno regolarmente abbinano ai prodotti nostrani quelli provenienti da altri paesi. Qualche esempio per tutti? La curcuma, spezia molto gradita originaria dell’India o le bacche di goji, i fagioli azuchi e lo zenzero che sono in gran parte di provenienza cinese.

Meglio, secondo Coldiretti, diffidare dal pesce proveniente dalla Spagna, contenente livelli elevati di metalli pesanti (soprattutto tonno e pesce spada). "Preoccupante è la situazione della frutta e verdura proveniente dalla Turchia con fichi secchi fuori norma per la presenza di aflatossine e i peperoni per i pesticidi". Nella speciale classifica il sesto posto è ricoperto dalla frutta secca indiana con l’allarme salmonella scattato nei semi di sesamo, mentre irregolarità per le aflatossine sono state riscontrate nei pistacchi dall’Iran. "Nella frutta e verdura proveniente dall’Egitto – continua la Coldiretti -, che gode di un regime agevolato per l’esportazione in Italia, è stata segnalata la presenza irregolare di pesticidi in prodotti come le olive e le fragole, ma hanno creato problemi anche i pistacchi provenienti dagli Usa per le aflatossine cancerogene e il pesce dal Vietnam con un eccessivo contenuto di metalli pesanti, che chiude la lista dei dieci cibi più pericolosi".

Secondo Coldiretti, dunque, i prodotti italiani sono di gran lunga i più sani e l'agricoltura nostrana è la più green d'Europa. Vi è nel nostro paese il divieto all'utilizzo degli Ogm, il numero più alto di aziende bio e il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1,4%) e di oltre 14 volte quella dei prodotti extracomunitari (5,7%). “

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