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La Cgil chiede un “Piano del lavoro” e avverte Monti: “Non convochi i sindacati separatamente”

Il sindacato di Susanna Camusso lancia un appello al governo e chiede di non convocare separatamente le sigle sindacali. E sul lavoro ribadisce l’obiettivo fondamentale: ridurre la precarietà.
A cura di Alfonso Biondi
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Leader della Cgil

"Monti non convochi i sindacati separatamente. Gli incontri separati stile Sacconi rendono solo tutto più complicato e più lungo". E' questo l'appello che la Cgil ha lanciato al Presidente del Consiglio, stavolta via Twitter. Dopo aver paventato assieme agli altri sindacati il rischio di tensioni sociali per le future decisioni del governo in materia di lavoro, il sindacato di Susanna Camusso torna quindi sullo spinoso tema. Sempre su twitter, la Cgil sottolinea la necessità di un "Piano del Lavoro", che preveda incentivi per le assunzioni di giovani e donne con contratto di inserimento formativo "che riduca la precarietà". Obiettivi di tale piano saranno anche la difesa dei posti in crisi e la garanzia di ammortizzatori sociali per tutti coloro che perdono il lavoro, indipendentemente dall'età o dall'azienda.

"Sul lavoro servono progetti sui limiti, sulle esigenze e sulle eccellenze del Paese, come l'assetto idrogeologico, l'energia, i trasporti, l'ambiente, la cultura e il turismo" scrive la Cgil, ribadendo la necessità di un "Piano del lavoro" che dia speranze e futuro al nostro Paese. E sui contratti la proposta è quello di un nuovo schema:

Serve un nuovo sistema contrattuale su due livelli, uno nazionale l'altro aziendale o territoriale, che valga per tutti, dipendenti privati e pubblici. E bisogna abolire l'articolo 8 della manovra di agosto, la follia giuridica voluta da Sacconi. I contratti non devono violare le leggi. Partire dall'accordo del 28 giugno che garantisce la rappresentanza sindacale a tutti: un diritto dei lavoratori prima ancora che del sindacato.

La Cgil dice la sua anche sul tema della liberalizzazioni: il suggerimento per il governo è quello di spingere la crescita dimensionale delle aziende di servizio pubblico locale, "prima di svenderle al "peggior offerente". Con ogni probabilità su questi temi ci si confronterà il prossimo 9 gennaio, giorno in cui inizieranno le consultazioni tra sindacati e governo. Previsti incontri separati tra il Ministro del lavoro Elsa Fornero, quello dello sviluppo economico Corrado Passera e i singoli leader sindacali. A meno che non venga accolto l'appello della Cgil.

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