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La Bonino sull’attacco di Pannella: “Mi addolora, ma l’espulsione non esiste”

Domenica scorsa il leader dei radicali ha silurato la Bonino: “Per me non è più esponente dei Radicali”. Oggi le parole dell’ex ministro degli esteri: “E’ un fulmine a ciel sereno. Mi fa male, non sono di legno”.
A cura di B. C.
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“Mi fa male, non sono mica di legno”. Ci soffre Emma Bonino per l’attacco di Marco Pannella che domenica l’ha accusata di essersi “messa fuori dal partito” e di “non essere più una radicale”. Per adesso la Bonino preferisce non replicare pubblicamente alle parole di quel Pannella al quale è legato da una storia politica unica forse nel panorama europeo. A riportare le sue poche parole, o meglio il suo umore, è Repubblica: “Marco è ingeneroso: è il pensiero di Emma, si è aperta una ferita proprio mentre la sua salute migliora, ma è sempre in bilico” (lo scorso 21 maggio la notizia dell'esito positivo della terapia seguita in questi mesi dopo la diagnosi di tumore al polmone).

“Per Bonino però fondamentale è non danneggiare le istituzioni, quindi la sua reazione era stata composta e si era sentita per l'ennesima volta incompresa e distante dal partito” si legge ancora su Repubblica, che sottolinea come il suo mantra in questo momento sia: “Non cado nella trappola delle polemiche e del gossip”. Emma vive l’assalto del compagno di partito come “un fulmine a ciel sereno”. Detto ciò, da vera radicale, non ha alcuna intenzione di mollare. Innanzitutto perché, malgrado le semplificazioni dei giornali, dal Partito Radicale per statuto è impossibile essere espulsi. “Quando mi chiedono fino a che punto si spinge la mia lealtà ai radicali rispondo che nella politica radicale mi identifico”.

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