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La battaglia del piccolo Emmett: ingoia una batteria, dopo 65 interventi torna a respirare

Il piccolo di 5 anni ha passato gran parte della sua vita tra ospedali e cure mediche dopo aver ingerito ad appena un anno una batteria senza che i genitori se ne accorgessero.
A cura di A. P.
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Fino ad oggi ha passato quasi tutta la sua vita tra ospedali, cure mediche ed interventi chirurgici, ma dopo 65 operazioni il piccolo Emmett Rauch ha vinto la battaglia ed è tornano a respirare autonomamente. Il lungo calvario per il bambino che ora ha cinque anni è iniziato quando aveva appena un anno a causa di una batteria a bottone che aveva ingoiato senza che i genitori se ne accorgessero e che gli ha bruciato l'esofago. Da allora è stato un susseguirsi di lunghe degenze ospedaliere ed interventi chirurgici spesso molto complicati e rischiosi, ma ora il piccolo Emmett sta meglio ed ha potuto partecipare per la prima volta alla partitella di calcio con gli amichetti dell'asilo con il consenso dei medici. Tutti riconoscono la sua forza di volontà, nonostante la tenera età, che gli ha permesso di sopravvivere ad una condizione molto difficile. “Stargli accanto, guardarlo mentre si batteva per vivere è stata un’esperienza commovente, che ci ha insegnato l’umiltà. E poi aveva questo grande sogno di giocare a calcio. Credo che lo abbia aiutato a superare i momenti più difficili” hanno dichiarato i genitori felicissimi di riaverlo di nuovo a casa.

La campagna di sensibilizzazione dei genitori

“Non osavamo sperare di rivederlo ridere, parlare, giocare. Anche nei momenti più ottimisti, i medici ci dicevano di non illuderci troppo" hanno spiegato i genitori del piccolo. Dopo quanto accaduto al figlio i due coniugi hanno fondato anche un'associazione per insegnare ad altri genitori come evitare simili casi mettendo in guardia dal lasciare in mano ai bambini oggetti elettronici come telecomandi o altre apparecchiature con batterie. “Siamo grati che questa esperienza abbia avuto come conseguenza anche qualcosa di positivo perché ha contribuito e contribuirà a salvare la vita di altri bambini” hanno spiegato il padre e la madre del piccolo Emmett.

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