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“La amo e non riuscivo a lasciarla andare”, dorme col cadavere della moglie per sei giorni

“Non sopportavo l’idea di lasciarla in obitorio o in mano a un addetto delle pompe funebri” ha spiegato l’uomo.
A cura di A. P.
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"Non volevo che finisse in un obitorio e non desideravo fosse consegnata nelle mani di un addetto funebre. Volevo che fossimo noi a occuparci di lei nella nostra casa di famiglia, in camera da letto per poter dormire ancora una volta con lei nella stessa stanza". Così il 50enne Russel Davison ha raccontato la sua straziante scelta di dormire per sei giorni in casa con la sua amata moglie defunta, la coetanea Wendy. L'uomo straziato dal dolore ha deciso, con il consenso dei loro quattro figli, di stare accanto alla consorte ancora per un po' nella casa di famiglia a Derby, in Inghilterra, sicuro che lei sarebbe stata d’accordo.

Il corpo senza vita della donna infatti è rimasto in casa per quasi una settimana fino a quando l'uomo ha deciso che era arrivato il momento  di portarla al crematorio per il suo addio finale. "La morte sembra essere un tabù nella nostra società, nessuno sembra volerne parlare. La televisione e il cinema ci hanno inculcato l’idea che stare accanto a una persona morta sia qualcosa di spaventoso, ma vi assicuro che non è così”, ha spiegato l'uomo che ha dovuto affrontare un addio dolorosissimo arrivato dopo dieci anni di battaglia contro il cancro alla cervice che aveva colpito la 50enne.

Quando alla signora Davison è stata diagnosticata la malattia, poco dopo la festa per il suo 40° compleanno, la coppia aveva deciso di non seguire le cure tradizionali rifiutando chemioterapia e radioterapia.  "Non eravamo disposti a consegnare la sua vita ai medici, volevamo fare la nostra ricerca e fare il miglior lavoro possibile per mantenere Wendy viva", ha raccontato il 50enne. Nel 2014 però la situazione si è aggravata e alla donna sono stati dati sei mesi di vita. La coppia era partita così per un lungo viaggio in giro per il mondo ma lo scorso settembre son dovuti rientrare per i dolori di Wendy. Portata in ospedale, la famiglia ha deciso che sarebbe stata curata a casa fino alla morte.  "Wendy è morta in modo molto pacifico, sedata e senza alcun dolore, nelle mie braccia con i familiari e  il nostro sempre fedele cane Elvis accanto a lei" ha concluso Davison.

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