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L’ultima mania dei viticoltori Usa: il vino corretto alla Cannabis

Negli Stati Uniti si sta diffondendo sempre di più la mania di produrre vino creato con l’aggiunta di marijuana al mosto.
A cura di A. P.
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Da quando in alcuni stati Usa è stata legalizzata la marijuana, in alcuni casi anche a scopo ludico, sta prendendo sempre più piede una nuova mania tra i viticoltori statunitensi: Il vino corretto alla Cannabis. L'ultima trovata è stata definita “pot wine”, e si muove ancora nel limbo dei prodotti non ufficiali ma ha già molti estimatori. La maggior parte delle produzioni per ora viene usata infatti per consumo strettamente privato in momenti di convivialità, ma sono in molti a ritenerlo la nuova frontiera del vino o anche l'unico vino originale del nuovo mondo. Il trattamento è semplice, si tratta di introdurre foglie di marijuana nelle botti di vino durante la fermentazione. Durante questo processo infatti gli zuccheri dell’uva vengono trasformati in alcol e l’alcol così prodotto estrae il principio attivo della cannabis creando lo strano mix. In realtà le prime notizie su questo tipo di esperimenti risalgono già agli anni ottanta, ma ora con le leggi più permissive le sperimentazioni si sono moltiplicate soprattutto tra i viticoltori delle fertili valli del centro-nord e c'è chi pensa già ad un nuovo prodotto da mettere in commercio.

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