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L’Ue taglia le stime: il deficit dell’Italia sale al 2,5%, il Pil cala all’1,4%

La Commissione Ue taglia leggermente le stime di crescita dell’Italia, ma a preoccupare maggiormente è il deficit di bilancio con conseguenze sul debito pubblico.
A cura di Antonio Palma
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Cattive notizie sul fronte economico per l'Italia arrivano dalla Commissione europea. La Ue infatti rivede al rialzo le stime sul deficit del nostro Paese e contemporaneamente rivede al ribasso le stime di crescita. Il deficit dell'Italia nel 2016 infatti per l'Esecutivo europeo si attesterà al 2,5%, invece che al 2,3% come era stato previsto a novembre. "Nel 2016, nonostante la crescita positiva, il deficit si riduce solo marginalmente" chiarisce la Ue. Per quanto invece riguarda la crescita, la Ue rivede leggermente al ribasso le stime di crescita dell'Italia: 1,4% nel 2016, mentre a novembre stimava 1,5%.

Le previsioni economiche d'inverno della Commissione Ue comunque hanno rivisto al ribasso il Pil dell'intera eurozona: 1,7% per il 2016 rispetto all'1,8% calcolato a novembre. "Le previsioni complessive di crescita sono cambiate poco dall'autunno ma i rischi che la crescita possa rivelarsi peggiore del previsto sono aumentati" hanno infatti chiarito dal governo di Bruxelles. "In generale i rischi per l'economia si stanno facendo più pronunciati", scrive ancora Bruxelles, sottolineando tra le altre cose "una crescita più lenta in Cina" e "un'incertezza geopolitica" a livello mondiale. Anche il tasso di inflazione annuale dell'eurozona è stato rivisto al ribasso. Per il 2016 sarà solo dello 0,5% rispetto all'1% preventivato a novembre, mentre per il 2017 dovrebbe salire all'1,5% rispetto all'1,6% preventivano in precedenza.

Per quanto riguarda il debito pubblico italiano, la Commissione precisa che nel 2016 scenderà "solo leggermente anche perché il deficit strutturale si deteriora". Le nuove stime economiche, quindi, rivedono al rialzo il debito per 1quest'anno che sarà al 132,4% del Pil, mentre a novembre era previsto il 132,2% . La Ue invece abbassa le stime sulla disoccupazione italiana prevedendo un tasso di disoccupazione pari all'11,4% nel 2016, mentre a novembre prevedeva l'11,8%. "Gli sgravi sulle assunzioni hanno sostenuto l'aumento del numero degli occupati visto nel 2015", ha specificato la commissione, aggiungendo: "Con il rafforzarsi della ripresa, l'occupazione continuerà ad aumentare nel 2016 e nel 2017. Nonostante questo, la disoccupazione scende gradualmente".

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