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L’Ue dà via libera al piano Juncker, Renzi: “Primo passo, ma non l’ultimo”

Via libera al fondo Ue da 315 miliardi in 3 anni. Il premier italiano: “Per la prima volta parola flessibilità”.
A cura di Antonio Palma
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Con il via libera dei capi di Stato e di governo, riuniti ieri a Bruxelles per il Consiglio europeo, nasce il nuovo fondo per gli investimenti strategici (Efsi) con lo scopo di mobilitare 315 miliardi di euro nel 2015-2017. Secondo l'accordo i Paesi membri possono contribuire al fondo in maniera flessibile se a causa del contributo al piano si ritrovassero a violare il Patto di bilancio. Una precisazione accolta con soddisfazione da Renzi visto che per la prima volta nelle conclusioni del Vertice Ue c'è la parola "flessibilità". "È un piccolo passo per l'Italia ma un grande passo per l'Europa" ha commentato infatti il nostro Premier parafrasando la frase dell'astronauta americano Neil Armstrong sulla Luna. Renzi comunque ha fatto capire che la battaglia nella Ue continuerà ancora per cercare di spuntare altre concessioni. L'obiettivo di Renzi infatti è arrivare a far accettare anche lo scorporo degli investimenti per le grandi opere dal Patto di stabilità.

"È un documento di compromesso"

"È un documento di compromesso" ha sottolineato il Presidente del Consiglio dopo la riunione, aggiungendo: "ma io considero un fatto positivo che per la prima volta si dice che gli investimenti che hanno un senso di futuro sono scomputati dal patto". "C'era chi voleva cancellare" il riferimento alla considerazione "favorevole" ai fini del patto dei contributi al fondo comune ha rivelato il Premier molto probabilmente riferito ad Angela Merkel. Per i dettagli del piano ora però bisognerà attendere il nuovo anno. La Commissione infatti presenterà una proposta che il Consiglio è chiamato ad approvare entro giugno in modo che i nuovi investimenti del piano Juncker possano essere attivati al più presto a metà 2015. La Banca europea degli investimenti comunque è “invitata a cominciare le attività utilizzando i suoi fondi da gennaio 2015″.

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