532 CONDIVISIONI

L’ospedale che chiede 200mila dollari per un parto (ma c’è il lieto fine)

La storia aveva colpito ed indignato tutti: un ospedale di Manhattan aveva recapitato un conto di 200mila dollari ad una coppia inglese, il cui bambino era nato prematuro. Era partita subito una raccolta fondi, ma ora c’è il lieto fine…
A cura di Redazione
532 CONDIVISIONI
Immagine

Quando hanno postato questa foto sui loro profili facebook, Lee Johnstone e la sua fidanzata Katie Amos, non avrebbero mai pensato alla brutta sorpresa che li attendeva. Lo scatto infatti li ritraeva con il loro figlioletto, nato prematuro di 11 giorni e con una serie di complicazioni che necessiteranno di un trattamento particolare almeno per un altro paio di mesi. Superata però la preoccupazione per la salute del piccolo Dax (questo il nome scelto), i due ragazzi britannici hanno dovuto fare i conti con un altro imprevisto: il salatissimo conto dell’ospedale di Manhattan nel quale la donna era stata costretta a partorire dal sorgere di alcune complicazioni. Il conto finale ammontava ad una cifra vicina ai 200mila dollari, a quanto pare non coperti dalla assicurazione sanitaria dei due cittadini britannici.

Immediatamente i due avevano provato a ricorrere al crowdfunding, aprendo una pagina web per raccogliere offerte: le donazioni si erano però fermate ad una cifra vicina ai diecimila dollari, ancora troppo poco affinché i due riuscissero a saldare il conto e soprattutto ad evitare di essere “sbattuti fuori” prima che il piccolo completasse la terapia (cosa che non avrebbe costituito nemmeno un caso unico per il sistema sanitario americano…).

Ora però, come riporta il The Guardian, dopo una serie di “trattative” e sulla scia dell’impatto emozionale suscitato dalla vicenda, arriva il lieto fine: l’ospedale si è impegnato a trattare direttamente con l’assicurazione della coppia ed i costi non graveranno più sul loro bilancio familiare. In aggiunta, come segno di scuse per i disagi causati, lo staff dell’ospedale provvederà a trovare un luogo dove i due genitori possano soggiornare in attesa che il piccolo Dax superi il protocollo medico (che dovrebbe durare fino a marzo).

532 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views