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L’orsa catturata (e liberata) è la figlia di Daniza: “Sopravvissuta anche senza la madre”

L’orsa catturata in Val di Genova è “F20”, la figlia di Daniza, uccisa nel 2014. Secondo gli esperti, questo fatto testimonia ancora una volta le buone capacità di sopravvivenza dei cuccioli privi di madre. Le è stato messo il radiocollare e poi è stata liberata.
A cura di S. P.
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L'orsa catturata nella serata di lunedì in Val Genova, in Trentino, si chiama “F20” ed è figlia di Daniza, l’esemplare ucciso nel 2014. Lo hanno confermato le verifiche fatte sul codice rilevato nel microchip che era presente sull'animale. L'analisi ha confermato con certezza che si tratta proprio dell'orsa di tre anni e mezzo che era stata marcata quando era ancora cucciola e perse la madre. Secondo gli esperti, il fatto che l’orsa sia ancora viva testimonia le buone capacità di sopravvivenza dei cuccioli privi di madre. Risultava tra l'altro vivo anche il fratello di F20, presente all'ultimo rilevamento genetico effettuato nel 2016. L’orsa, che pesa 110 kg e come spiegato dalla Provincia è apparsa in ottimo stato di salute, era munita di radio collare ed è stata subito rilasciata dal personale del Servizio Foreste e fauna coadiuvato da personale veterinario dell'Azienda sanitaria. La cattura è avvenuta nell'ambito delle azioni previste dal progetto “Life Dinalp Bear” per il monitoraggio degli orsi e in particolare delle loro interazioni con l'uomo in funzione di una migliore prevenzione dei danni.

Ora l'orsa sarà una "osservata speciale" – Da quanto è emerso, F20 ha fatto registrare saltuariamente in passato comportamenti un po' confidenti, di qui l'opportunità e l'interesse per un monitoraggio più mirato. Ora sarà seguita da remoto attraverso le localizzazioni fornite dal sistema Gps. Il radio collare dispone anche di un innovativo sistema sperimentale volto a consentire la localizzazione preventiva dell'animale nel caso in cui lo stesso si avvicini a obiettivi muniti di sensori in grado di segnalare il suo avvicinamento. In quel caso tali apparecchi possono sia attivare azioni di dissuasione – per esempio possono emettere rumori o luci – sia segnalare la presenza dell'orso via sms/chiamata a uno o più operatori o proprietari del bene protetto.

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