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L'”orribile” foto del topo schiacciato in un tubo di plastica pieno di fumo di sigaretta

La foto è stata condivisa da una rivista scientifica e mostra una ricerca di un’università australiana sugli effetti del fumo e le malattie respiratorie. Gli animalisti insorgono: “Abbiamo visti diverse foto scioccanti nella nostra vita, ma questa le batte tutta”. Dall’accademia però fanno sapere che non ci sarebbe nulla di strano.
A cura di Biagio Chiariello
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Un topolino schiacciato con la forza all’interno di una minuscola camera di plastica mentre inala fumo di sigaretta. Gli animalisti sono indignati dopo aver visto la foto pubblicata dalla rivista scientifica ‘The Journal of Allergyand Clinical Immunology' che documenta un test sulle cavie condotto dagli scienziati dell'Università di Newcastle, nel Nuovo Galles del Sud, come parte della ricerca nel campo delle malattie respiratorie.

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Robyn Kirby, dalla Humane Research Australia, ha detto a Nine.com.au di essere rimasto “scioccato” dopo aver visto la foto. "L'ho trovata orribile. E’ molto difficile da guardare, come si può vedere il topo è come spremuto nella parte anteriore della camera” ha detto. “Abbiamo scritto alle autorità per verificare se l'università ha davvero approvato questa ricerca. E’ immorale e inaccettabile”. I topi vengono inseriti in una camera di fumo per un massimo di 45 minuti, due volte al giorno per cinque giorni alla settimana, per un massimo di 12 settimane, ha spiegato Kirby, secondo cui l’obiettivo dei ricercatori è creare un "modello di topo" sofferente di malattie polmonari ostruttive croniche, che comprenda patologie come l'enfisema, la bronchite cronica e l'asma.

Nicole Hansbro, della University of Newcastle’s School of Biomedical Sciences and Pharmacy, ha lavorato al progetto insieme a suo marito e collega Phil Hansbro, che sta conducendo la ricerca. Quest’ultimo ha confermato a Nine.com.au che lo studio è ancora in corso. "Tutta la nostra ricerca è stata approvata dal comitato etico degli animali dell’Università di Newcastle. E’ un’organizzazione che supervisiona tutto ciò che facciamo", ha detto. “Il comitato è composto da membri della comunità, rappresentanti del benessere degli animali, scienziati veterinari e accademici” ha spiegato Hansbro.

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