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L’ordine del nuovo Bin Laden: “infibulazione per tutte le donne”. Ma è un falso

Lo scioccante editto di al-Baghdadi, leader degli jihadisti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante non sarebbe autentico.
A cura di Biagio Chiariello
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AGGIORNAMENTO – Il decreto diffuso dall'Isis secondo cui tutte le donne dello Stato islamico vanno sottoposte a una mutilazione genitale sarebbe un falso. Il testo, che presentava numerosi errori tipografici, si basava su presunti detti attribuiti al Profeta Maometto, ma le fonti citate non erano quelle adoperate per sostenere la validità del credo mussulmano.

Mutilazioni genitali obbligatorio per tutte le donne dello Stato islamico, che si estende da Aleppo, in Siria, fino a Mosul, in Iraq. Lo prevede un "decreto" promulgato dall'autoproclamato califfo dell'Isis, Abu Bakr Al Baghdadi, secondo quanto riportato dall'Aki-Adnkronos International. Un comunicato – la cui autenticità però non è possibile verificare – nel quale i jihadisti affermano che la pratica è stata imposta dal Profeta Maometto e riportano un elenco di suoi "hadith" (detti), che a loro dire contengono tale folle ordine. Il testo afferma che "per proteggere lo Stato islamico in Iraq e nel Levante e nel timore che il peccato e il vizio si propaghino tra gli uomini e le donne nella nostra società islamica, il nostro signore e principe dei fedeli Abu Bakr Al Baghdadi ha deciso che in tutte le regioni dello Stato islamico le donne debbano essere cucite".

"Infibulazione per tutte le donne? Notizia agghiacciante"

"Una notizia agghiacciante", commenta la giornalista e scrittrice italo-marocchina Souad Sbai, che citando fonti di stampa arabe dice che"almeno 28 ragazzine hanno già patito questa sorte nei giorni scorsi. Rivela ancora una volta quanto pericoloso sia, nella sua follia, questo personaggio a cui l’Occidente continua colpevolmente a lasciare mano libera. Dopo le lapidazioni di due donne, ora la orrenda e disumana volontà di infibulare tutte le donne irachene. In Europa nessuno ha notizia di questo, ma i media arabi e le associazioni di donne arabe ne parlano in maniera preoccupata: la comunità internazionale non può rimanere a guardare, nell’attesa che si compia questo crimine orrendo contro l’umanità". L’editto ha portato all’intervento anche del PD, che per voce di alcuni senatrici – tra le quali Josefa Idem e Laura Puppato – ha chiesto l'immediato intervento della ministra Federica Mogherini: "Le mutilazioni genitali femminili rappresentano una grave violazione dell'integrità psicofisica e del corpo delle bambine, delle ragazze e delle donne e per questo costituiscono una pratica in contrasto con il rispetto dei diritti umani, in violazione delle principali convenzioni internazionali, come la Convenzione universale dei diritti umani e la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia. L'Onu e la comunità internazionale non possono accettare che l'infibulazione venga imposta per legge, è necessario un intervento determinato contro questa decisione dell'Isil".

Gli altri editti del nuovo Bin Laden

Non si tratta del primo, scioccante ordine del movimento jihadista dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante riguardante le donne. Come la “jihad del sesso”, vale a dire, l’obbligo di concedere le ragazze vergini della propria famiglia ai jihadisti, o anche quello che impone la segregazione dei sessi nelle università.

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