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“L’ombra” della Lewinsky nel ritratto ufficiale di Bill Clinton

Il pittore del ritratto dell’ex numero uno della Casa Bianca sostiene di aver inserito nel quadro un riferimento alla stagista che dette vita al Sexgate negli anni Novanta. “E’ un po’ la metafora che rappresenta l’ombra sul suo mandato presidenziale”.
A cura di Biagio Chiariello
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Per quanto sia ricordato da molti in modo positivo, il periodo in cui Bill Clinton ha vissuto alla Casa Bianca come Presidente degli Stati Uniti d’America è stato inevitabilmente segnato dal sexgate per il caso Lewinsky. Una macchia sul mandato presidenziale. La stessa macchia – per la precisione si tratta di un’ombra – che appare anche nel ritratto ufficiale dell’ex Presidente americano dal 1992 al 2000. “Se guardate a sinistra c’è il camino dello Studio Ovale: lì ho dipinto un’ombra che in realtà fa due cose: è l’ombra reale di un abito che avevo messo alle mie spalle su un manichino mentre dipingevo. Ma è anche una metafora che rappresenta l’ombra lasciata dallo scandalo Lewinsky sulla presidenza degli Stati Uniti”. A rivelarlo è stato Nelson Shanks, l’autore del ritratto ufficiale di Bill Clinton quando era capo dello stato americano, a Philly.com.

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Shanks – che insieme alla moglie Leona ha fondato una sua accademia d’arte, lo Studio Incamminati, e ha firmato i ritratti di molti famosi fra cui la principessa Diana e Giovanni Paolo II – ha detto che nella sua opinione è rimasta un’ombra sulla presidenza Clinton e così ha deciso di rappresentarla. “I Clinton lo odiano”, ha detto il pittore che nel dipinto, oltre a inserire l’ombra del vestito di Monica, ha raffigurato l’ex presidente senza fede al dito. “Clinton è stato difficile. Vi dirò perché. E’ probabilmente il più famoso bugiardo di tutti i tempi – ha detto Shanks all’intervistatrice Stephanie Farr – ovviamente lui e la sua Amministrazione hanno fatto cose molto buone, ma non riuscivo a cancellare dalla mente questa cosa di Monica e l’ho incorporata sottilmente nel dipinto”.

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