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L’ombra del default sulla Regione Sicilia: il debito sfiora gli 8 miliardi di euro

La Regione amministrata da Crocetta continua ad avere molte più spese che entrate. Ce lo dicono i dati, allarmanti, del giudizio di parificazione della Corte dei Conti. Anche per il Governo la situazione è “inquietante”.
A cura di Biagio Chiariello
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"La situazione della Regione Sicilia è inquietante sui conti e sulle riforme. Dico che ci vorrebbe un ‘big bang’, una fase simile a quella che stiamo attuando a livello nazionale”. Usa aggettivi e riferimenti pesanti il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone per commentare gli ultimi della Corte dei Conti sul rendiconto generale della Regione Siciliana per il 2014. Pensando alla crisi greca, la parola default viene più facile che mai pensando alla regione amministrata dal presidente Rosario Crocetta (in carica dall'ottobre 2012). “La situazione che c'era Italia era simile a quella della Sicilia, ma con l'azione del Governo Renzi adesso c'è una situazione positiva mentre in Sicilia siamo fermi" continua Faraone.

Ma la situazione è davvero così grave? Sembra proprio di sì. Malgrado numerose misure “ispirate a rigorose politiche d’intervento”, i conti della Regione siciliana vanno peggiorando, dicono le sezioni riunite della Corte dei conti per la Sicilia nella relazione sul rendiconto 2014 della Regione. I giudici sottolineano una “condizione di difficile sostenibilità dei conti pubblici regionali”. Fra i numeri più critici quelli della sanità che è stata di 9 miliardi e 508 milioni: 615 milioni in più rispetto al 2013. Per la salute dei suoi cittadini la Regione siciliana spende il 54% della spesa totale che nel 2014 è stata di 17 miliardi e 599 milioni. “Alla chiusura dell’esercizio 2014 il totale complessivo delle entrate accertate ammonta a 17.6 miliardi. Il consuntivo del 2014 evidenzia rispetto all’esercizio 2013 la significativa flessione del 10.3% del totale complessivo delle entrate accertate (-8.8% con riferimento alle sole entrate tributarie)”. È quanto si legge in un passaggio della relazione della Corte.

 Il debito pubblico della Sicilia, per effetto di una serie di operazioni ammonta complessivamente a 7 miliardi e 900 milioni di euro. Al 31 dicembre 2014 era di 5.508 milioni di euro. Di cui 5.300 a proprio carico e la restante parte, 208, rimborsata dallo Stato anche se formalmente a carico della Regione. “Lo stock del debito si attesta a un livello superiore rispetto a quello del 2013 registrando un trend crescente pari al 3.05% – viene sottolineato nel rapporto -. L’onerosità della situazione debitoria della Regione si percepisce ancora con maggiore evidenza se si considera che, entro il 2015, allo stock del debito già contratto si aggiungerà la prevista sottoscrizione di un ulteriore prestito pari ad oltre 1.776 milioni di euro. Per effetto di tale ulteriore operazione – conclude la Corte dei Conti – l’importo complessivo dell’onere restitutorio dell’Amministrazione regionale ammonterà a circa 7900 milioni”.

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