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L’olio artigianale arriva al supermercato, accordo tra frantoi e grande distribuzione

L’associazione dei produttori di olio extravergine artigianale punta ad uscire dal mercato di nicchia con prodotti di eccellenza e un’etichetta che aiuti il consumatore a distinguere i prodotti.
A cura di Antonio Palma
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Non più solo olio dei grandi marchi industriali, presto nei supermercati italiani si troverà anche l'olio dei frantoi prodotto con olive italiane, seguendo la tradizione e le regole ferree dell'extravergine di oliva. L'Aifo, l'Associazione Italiana Frantoiani Oleari, infatti ha appena raggiunto un accordo con la grande distribuzione affinché l'olio di frantoio arrivi sugli scaffali dei supermercati con una precisa etichetta distintiva. "Non vogliamo scontrarci con i produttori industriali, vogliamo soltanto che le differenze siano chiare e che il consumatore sia libero di scegliere consapevolmente", ha spiegato Piero Gonnelli, presidente dell'associazione dei frantoi italiani, associata a Confartigianato. L'olio in realtà è approdato già da tempo in alcuni supermercati ma ora si punta ad una distribuzione capillare.

La scelta di compire questo passo successivo è arrivata in occasione dei venti anni dell'Aifo che da tempo si batte per avere una etichetta precisa per l'olio dei frantoi. "Del progetto discuteremo il 20 e il 21 a Montefiascone nel corso del Congresso dove ci sarà tavola rotonda con i rappresentanti della grande distribuzione organizzata per definire meglio le condizioni" ha spiegato Gonnelli. "Le condizioni igienico sanitarie, il sistema di controlli e i costi di produzione in molti Paesi dai quali importiamo olio sono profondamente diverse rispetto a quanto avviene in Italia" ha ricordato il rappresentante dell'aifo, aggiungendo: "Noi frantoiani siamo il baluardo dell'olio made in Italy, siamo gli unici a produrlo utilizzando soltanto materia prima nazionale e metodi tradizionali che assicurano un alimento buono e sano".

"Chiediamo una normativa che riconosca la centralità dei frantoi nella filiera produttiva dell'olio, che faccia chiarezza sulla provenienza e consenta ai consumatori di distinguere il prodotto artigiano dei nostri frantoi rispetto al resto della produzione. Chiediamo un mercato dell'olio trasparente per evitare inganni e frodi a danno dei nostri consumatori e delle nostre aziende" ha concluso Gonnelli. La speranza è quella di uscire da un mercato di nicchia facendo concorrenza sul piano economico ai grandi marchi.

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