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L’Ocse ci dice come va la vita in Italia. Bene la salute, ma male l’istruzione

L’Ocse, in collaborazione con Expo2015, racconta l’Italia nel “Better life index”: sopra la media per l‘equilibrio tra vita privata e lavoro, il reddito e lo stato di salute, Ma in fatto di istruzione, sicurezza e soddisfazione personale non siamo messi bene.
A cura di Biagio Chiariello
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Bene la salute, ed è la cosa più importante. Non male anche i guadagni. Ma a livello di studio e di lavoro le cose non vanno bene; poi, la sicurezza e l’impegno sociale non sono tra le priorità e la soddisfazione personale manca. Questi i principali risultati del Better life Index che l'Ocse, in collaborazione con Expo 2015 di cui è partner ufficiale, lancia da oggi anche in italiano. La ricerca si basa sulle risposte di oltre 3.600 persone e valuta 11 fattori benessere in 36 Paesi: i membri dell’organizzazione più Brasile e Russia. L’Italia è al 23esimo posto generale. Guardando ai settori specifici, il Bel Paese è in 13esima posizione nell’equilibrio tra lavoro e vita privata, 14esimo per il reddito e 17esimo per quanto riguarda la salute. Scende in 21esima nelle relazioni sociali e nell’istruzione, in 23esima nell’impegno civile, in 24esima alla voce abitazione e sicurezza, e addirittura in 27esima in fatto di soddisfazione personale e ambiente.  Non benissimo – e questa non è una sorpresa – anche per occupazione (29esima posizione) e istruzione (21esima).

L’analisi dell’Ocse ha riguardato anche le varie regioni italiane. Viene fuori che la situazione cambia radicalmente a seconda delle latitudini: e così si vede che, se la provincia di Bolzano è in 15esima posizione tra tutte le varie regioni per quanto riguarda l’occupazione, la Campania è il fanalino di coda della classifica. Stesso discorso in fatto di reddito. Anche la sicurezza vede differenze simili, con la provincia di Trento e la Calabria agli estremi. Stesso discorso per l’ambiente, con la Sardegna regione virtuosa e la Lombardia la peggiore. L’unica eccezione il capitolo istruzione, settore dove tutte le regioni italiane conseguono risultati inferiori rispetto alla media Ocse. Ma lo Stivale sorride quando si parla di salute (la priorità dei suoi abitanti, secondo l’Ocse, dietro l’istruzione e la soddisfazione personale): ben 18 regioni hanno conseguito i migliori risultati nell’area coperta dall’organizzazione.

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