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L’invasione delle cimici in Italia arriva in Parlamento: “Rispondere all’emergenza”

Le parlamentari di Forza Italia Sandra Savino e Lorena Milanato nei prossimi giorni presenteranno un’interrogazione a risposta immediata in Assemblea (question time) per capire come il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina ” intende attivarsi per rispondere all’emergenza che riguarda la popolazione e anche le attività imprenditoriali nel nord-est”.
A cura di Biagio Chiariello
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Quest’autunno 2016 sarà indubbiamente ricordato per essere quello delle cimici cinesi, specialmente nel nord-est Italia. Hanno invaso campagne e città, approfittando del clima ancora caldo di questo periodo. Nessun pericolo per le persone, ma molto fastidio, in particolare per il cattivo odore se si schiacciano. E così la vicenda è finita in parlamentare: Sandra Savino e Lorena Milanato di Forza Italia hanno infatti annunciato che nei prossimi giorni presenteranno un'interrogazione a risposta immediata in Assemblea (question time) in relazione alla “invasione di cimici che ha colpito alcune aree del nord-est”.  In una nota le parlamentari azzurre precisano che chiederanno al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, “come intende attivarsi per rispondere all'emergenza che riguarda la popolazione e anche le attività imprenditoriali della zona”.

Come abbiamo già detto nei giorni scorsi, il problema riguarda la “cimice marmorata asiatica”, il cui nome scientifico è Halyomorpha halys, originaria dell’Asia orientale, particolarmente dannosa per l’agricoltura in quanto prolifica depositando circa 30 uova almeno due volte all’anno, dando vita a 300-400 esemplari alla volta. Le regioni più colpite finora sono Friuli Venezia Giulia e Veneto, ma anche Lombardia e Piemonte. Al di là di insetticidi, feromoni e trappole, il rimedio indubbiamente più efficace sarebbe il freddo: le cimici patiscono le basse temperature e per questo cercano rifugio in luoghi chiusi, cioè più caldi. Per quanto riguarda i danni alle colture, la Coldiretti consiglia  di non lasciare teli di nylon ripiegati, cassette o contenitori di cibo aperti per evitare che i fastidiosi parassiti si possano annidare all’interno. La protezione delle colture può avvenire solo attraverso l’utilizzo di reti anti insetti. Per quanto riguarda le case, c'è chi consiglia un infuso biologico a base di acqua e tabacco, ma il rimedio migliore sembra essere anche il più banale: acqua calda e sapone in uno spruzzino, da cospargere poi su finestre, balconi e zanzariere e in tutti quei posti in cui le cimici vengono avvistate frequentemente.

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