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L’immigrato superstite del barcone: “I morti sono 181, alcuni uccisi”

L’imbarcazione era stata soccorsa sabato a 65 miglia da Lampedusa. Il bilancio ufficiale parlava di 30 vittime, ma dalle parole di uno dei superstiti si scopre che la cifra è ben più drammatica: “Tanti accoltellati nella stiva, non volevano farli uscire perché in coperta non c’era più spazio”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Sul barcone eravamo in 750, ci siamo salvati in 569, gli altri 181 sono morti, molti annegati. Tanti accoltellati nella stiva, non volevano farli uscire perché in coperta non c'era più spazio". E' la sconvolgente testimonianza di un migrante, a Repubblica, che rende ancora più pesante il bilancio delle vittime del barcone soccorso sabato a circa 65 miglia da Lampedusa. Dopo aver lanciato l’allarme, l’imbarcazione era stato tratta in salvo da un mercantile che si trovava in zona. Nella stiva del natante erano stati trovati alcuni cadaveri: in un primo momento si era parlato di 18 persone, poi con il passare delle ore le cifre erano tragicamente cresciute. Alla fine erano stati contati 29 morti, più una persona deceduta durante le fasi di soccorso.

 "Su quel barcone eravamo in 750 – racconta il superstite – ci siamo salvati soltanto in 569, gli altri 181 sono morti, molti annegati quando ci siamo avvicinati al mercantile danese Torm Lotte che ci stava aiutando. E tra loro c'erano molti bambini. Molti di quelli che hanno trovato nella stiva, tutti "neri", sono stati accoltellati, uccisi da altri "neri" che non volevano farli uscire perché in coperta non c'era più spazio: ogni centimetro di quell'imbarcazione era occupata da tutti noi accatastati come bestie, uno sopra l'altro e con tanti bambini e tra questi anche mio figlio Mohamed, di un anno".

Non sarebbero state, dunque, le esalazioni di monossido nella stiva ad uccidere i profughi sul barcone avvistato tra la Libia e Malta. Alcuni infatti sarebbero stati uccisi da altri immigrati per evitare che occupassero lo spazio già abbastanza limitato su in coperta, altri ancora sarebbero morti durante le fasi di salvataggio nella calca durante il trasbordo sul mercantile. Fra le vittime, molti sarebbero bambini.

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